Foto Filippo Manzini
L’Italia e la Francia intrattengono stretti rapporti nel campo dell’arte e della cultura, ereditati dalla storia e rafforzati dal presente.
Il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi in cinque anni di partenariato hanno condiviso molte riflessioni sulle questioni artistiche, culturali e sociali che plasmano e arricchiscono ogni giorno lo spazio comune franco-italiano nel cuore dell’Europa. Il progetto condiviso è incentrato sulla volontà di creare ponti tra le discipline, i Paesi e le generazioni, di costruire un nuovo modello di teatro e di attore aperto alla società e impegnato nelle sfide del presente.
Siamo di fronte a una partnership che si inserisce nella una visione più ampia dell’alleanza tra teatri europei. Il rapporto forte e coeso del Teatro della Toscana con il Théâtre de la Ville di Parigi e con il suo direttore Emmanuel Demarcy-Mota si fonda su una comune visione del teatro del futuro, su una forte europeizzazione dell’agire artistico e sull’impegno costante nei confronti dei giovani. Questi i valori sanciti nella Carta 18-XXI, vera e propria “mappa di navigazione”, per un pieno inserimento dei giovani nel XXI secolo, riunendoli attorno a questioni specifiche del nostro tempo, quali Arti e Scienze, Arte e Salute (soprattutto, come ben si vedrà dopo), Cultura e Ambiente, Educazione e Formazione, Pari opportunità e Identità di genere.
È in questa ottica che nasce L’attrice e l’attore europei, il nuovo progetto comune ispirato ai valori fondanti che sottostanno all’intesa tra il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville di Parigi. Tale progetto, ricercando nuove forme pedagogiche, mira a formare una figura di interprete capace di superare tanto i confini nazionali, quanto le barriere linguistiche. Un “attore aumentato” che si impegna a lavorare in campo sociale, su questioni sanitarie e scientifiche, in grado di far parte di troupe di nazionalità diversa.
PRIMO WORKSHOP
Foto Filippo Manzini
Due attori della troupe del Théatre de la Ville di Parigi, Stephane Krähenbühl e Gérard Maillet, e il direttore Emmanuel Demarcy-Mota con Julie Peigne. Un gruppo di giovani attrici e attori, già diplomati alle scuole Orazio Costa e Oltrarno. Cinque giorni. Eugène Ionesco. Quattro mani, un diario di bordo. Unite i punti.
SECONDO WORKSHOP
Foto Filippo Manzini
Due attori della troupe del Théatre de la Ville di Parigi, Stephane Krähenbühl e Gérard Maillet, il direttore Emmanuel Demarcy-Mota con Julie Peigne e Vincent Mambachaka, Consigliere per l’Africa del Théatre de la Ville. Un gruppo di giovani attrici e attori, già diplomati alle scuole Orazio Costa e Oltrarno. Cinque giorni. Eugène Ionesco. Quattro mani, un nuovo diario di bordo. Unite i punti.