Andata in scena per la prima volta nel 1940 al Teatro Quirino di Roma, fu una delle più divertenti commedie che resero celebri i fratelli De Filippo, Eduardo e Peppino. Interpretata, questa volta, da Luigi De Filippo e la sua Compagnia di Teatro, racconta le vicende del marchese Eduardo Parascandoli che, diventato serenamente povero, da ricco che era, è un seguace accanito della filosofia stoica e insegna il disprezzo per i beni materiali a Vincenzino Esposito, il suo più fedele adepto. Parascandoli fa credere a tutti, compreso l’ingenuo Vincenzino, che quest’ultimo ha ereditato una cospicua somma di danaro. Il suo scopo, però, è dimostrare che i quattrini non servono a nulla, e che basta la fama della ricchezza per procurarsi crediti da tutti: dimostra così che per guadagnare del danaro non occorre né lavorare, né disporre di capitali, ma basta essere furbi. Con la sua comicità ironica ed amara, Luigi De Filippo, considerato fra i più autorevoli rappresentanti del teatro di grande tradizione napoletana, è l’interprete ideale per questa famosa commedia che ancor oggi diverte e fa riflettere.
A CHE SERVONO QUESTI QUATTRINI
I due della città del sole, Luigi De Filippo
14 Feb 2012 - 19 Feb 2012
