COSÌ È (O MI PARE)

Saloncino 'Paolo Poli'
8 Feb 2022 - 13 Feb 2022
Elio Germano
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Elio Germano


con Gaetano Bruno, Serena Barone, Michele Sinisi, Natalia Magni, Caterina Biasiol, Daniele Parisi, Maria Sole Mansutti, Gioia Salvatori, Marco Ripoldi, Fabrizio Careddu, Davide Grillo, Bruno Valente, Lisio Castiglia, Luisa Bosi, Ivo Romagnoli
e con la partecipazione di Isabella Ragonese e Pippo Di Marca
sound design Gabry Fasano
costumi Andrea Cavalletto
vr supervisor e final design Omar Rashid
produzione Fondazione Teatro della Toscana, Infinito Produzioni Teatrali
le riprese si sono svolte presso la Tenuta Bossi dei Marchesi Gondi e il Teatro della Pergola di Firenze
la produzione ringrazia Benedetta Cappon, Artisti 7607, Iman Pisani, Alfredo D'Adamo, Elena Bianchini, Gerardo Gondi, Luca Viola, Valentina Di Cesare, Giacomo Gandossi, Martina Rojas Chaigneau, Francesco Esposito, Margherita Landi, Matilde Arrighi, Duccio Cecchi, Ettore Bettarelli, Gilda, Didì
durata un'ora e 20 minuti circa


Orari 8 feb 2022 ore 20.45
9 feb 2022 ore 17.45
10 feb 2022 ore 20.45
11 feb 2022 ore 20.45
13 feb 2022 ore 20.45
Prezzi Intero 15€

Ridotto (Over 60, Under 30, Soci Unicoop Firenze, Abbonati Teatro della Toscana) 12€
Quando:
08/02/2022 - 18:00–19:00
2022-02-08T18:00:00+01:00
2022-02-08T19:00:00+01:00

una riscrittura per realtà virtuale di “Così è (se vi pare)”

Luigi Pirandello calato nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Così è (o mi pare) è una riscrittura per realtà virtuale di Così è (se vi pare), adattato e diretto da Elio Germano, anche interprete di Lamberto Laudisi.

Lo spettacolo è stato pensato per essere realizzato con questo nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.

Così, in un salotto dell’alta borghesia si sviluppa il testo di Pirandello che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo del signor Ponza e della signora Frola, un genero e sua suocera che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia con “protagonista” la moglie e figlia, la signora Ponza. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste.

Trama

In un salotto dell’alta borghesia si sviluppa Così è (se vi pare) di Luigi Pirandello che mette in discussione l’idea di “verità assoluta”: un intero paesino viene turbato dall’arrivo del signor Ponza e della signora Frola, un genero e sua suocera che sembrano raccontare versioni diverse di una stessa storia con “protagonista” la moglie e figlia, la signora Ponza. I cittadini non sanno più a chi e a che cosa credere, ma non possono smettere di indagare alla ricerca di una verità che, forse, non esiste.

Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società moderna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettatore al centro della scena. Tramite cuffie e visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso appartamento dove si svolge la storia, più precisamente all’interno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione sul tema pirandelliano di cosa sia reale e cosa sia vero.

La prospettiva è duplice: individuale e collettiva. Attraverso la visione simultanea, lo spettatore si trova immerso nella stessa vicenda a cui assistono gli altri, ma può scegliere lui dove e cosa guardare. Contemporaneamente, nello stesso spazio, altre persone fanno la sua medesima esperienza tanto che al termine è possibile confrontarsi rispetto a quanto visto e sperimentato. Esattamente come a margine di uno spettacolo teatrale o di un film.