6 Gen 2015 - 11 Gen 2015
da Enrico IV / Enrico V
di William Shakespeare
traduzione Nadia Fusini
con Giuseppe Battiston, Giovanni Franzoni, Elisabetta Valgoi, Martina Polla, Annamaria Troisi e cast in via di definizione
adattamento e regia Andrea De Rosa
produzione Fondazione Teatro Stabile di Torino / E.R.T. Emilia Romagna Teatro Fondazione
durata dello spettacolo 1 ora e 50 minuti, atto unico
Orari da martedì a sabato: 20.45; domenica: 15.45
Quando:
06/01/2015 - 15:15–16:15
2015-01-06T15:15:00+01:00
2015-01-06T16:15:00+01:00

“Tutto nel mondo è burla” – chiosa Falstaff. Millantatore, sbruffone, vorace, vitalista, furfante, Sir John Falstaff è un personaggio così dirompente da essere ripreso in due drammi di Shakespeare e diventare protagonista della irriverente commedia lirica di Arrigo Boito musicata da Giuseppe Verdi. Il felice incontro con Macbeth della coppia artistica Giuseppe Battiston e Andrea De Rosa si rinnova oggi in Falstaff: Il loro buffone shakespeariano non potrà che rivelare di sé qualcosa di inaspettato e imprevedibile sotto la maschera solo apparentemente tranquilla che egli sembra mostrarci. La regia di De Rosa, moltiplica le immagini del personaggio sino a toccare sponde semantiche lontane dalla tradizione e a coniugare con grande perizia la tradizione lirica con quella di prosa.

La storia
L’anziano, corpulento Sir John Falstaff, briccone e burlone, comico corteggiatore e vanaglorioso soldato è uno dei caratteri più celebri di William Shakespeare. Di bontà elementare, come il pane, come il vino, trabocca d’amore; chiede poco, e alla fine non ottiene nulla. Tutta la canaglieria, le spiritosaggini da taverna, le bugie e le fanfaronate sono solo un tratto marginale, solo una maniera di sposare pranzo e cena. Il vero Falstaff è tutto da scoprire

Note di regia
C’è in Falstaff qualcosa che ci conquista subito: un amore sfrontato per la vita, che si manifesta soprattutto nella forma dell’amore per la lingua, per le parole, per il motto di spirito, per la creazione instancabile di metafore e giochi linguistici; […] ci sono nelle sue parole una gioia che non si stanca mai, sempre pronta a rovesciare il male in bene, un senso dell’amicizia ingenuo e vorrei dire persino infantile, una ostinazione a fare di ogni dolore uno scherzo, di ogni situazione senza via d’uscita uno sprone a cercare di non lasciarsi imprigionare.
Andrea De Rosa

GIOVEDÌ 8 GENNAIO ORE 18.00

Giuseppe Battiston e gli attori della Compagnia incontra il pubblico

Ingresso libero