gli innamorati

27 Gen 2015 - 1 Feb 2015
Marina Rocco
di Carlo Goldoni
e con Matteo De Blasio, Roberto Laureri, Elena Lietti, Alberto Mancioppi, Silvia Giulia Mendola, Umberto Petranca, Andrea Soffiantini
drammaturgia Vitaliano Trevisan
scene e costumi Gian Maurizio Fercioni
luci Gigi Saccomandi
musiche Michele Tadini
regista assistente Fabio Cherstich
regia Andrée Ruth Shammah
produzione Teatro Franco Parenti
Quando:
27/01/2015 - 21:00–23:00
2015-01-27T21:00:00+01:00
2015-01-27T23:00:00+01:00

La paura di amare e di lasciarsi andare a sentimenti sinceri. Gli innamorati è un testo straordinariamente contemporaneo che intrappola il pubblico: si ride e ci si riconosce nelle dinamiche che Goldoni ha saputo orchestrare con acume e infinita umanità. Andrée Ruth Shammah riprende il suo percorso di ricerca sui classici e affronta di nuovo il drammaturgo veneziano, dopo La Locandiera e Sior Todero Brontolon, con uno spettacolo che è una “macchina inesorabile”, perfetta per la nuova compagnia del Teatro Franco Parenti, reduce dal successo travolgente de Il Don Giovanni di Filippo Timi. L’opera approfondisce le sfumature psicologiche che ruotano intorno alle inquietudini dei giovani di ieri e di oggi. Una narrazione suggestiva, fresca e senza sovrastrutture centrata sul sentimento unico e immortale dell’amore.

La storia
Eugenia Ridolfi, erede di una famiglia in rovina, frequenta da un anno il giovane e ricco Fulgenzio. I due ragazzi sono innamoratissimi l’uno dell’altra, ma la relazione è tormentata, a causa dell’impulsività di lui e, soprattutto, della gelosia di lei. I due si dividono spesso, ma altrettanto spesso ritornano assieme. Nel frattempo il conte Roberto d’Otricoli giunge a Milano e fa visita alla famiglia Ridolfi…

Note di regia
La storia è quella di due giovani, Eugenia e Fulgenzio, che per essere l’uno dell’altro troppo innamorati, finiscono per tormentarsi, benché niente si opponga al loro amore. Dalla diatriba tra i due si scatena una tensione vibrante che attraversa tutti i personaggi protagonisti della storia e fa sì che agli occhi del pubblico risultino così umani da essere vicini alla nostra sensibilità. Tanto che si può parlare di una commedia moderna […] dove si ride e dove ci si dispera presi da attimi di vera malinconia, non solo dei personaggi, ma anche della proiezione inevitabile che ognuno di noi può fare all’interno delle dinamiche amorose in un testo così straordinariamente contemporaneo.”
Andrée Ruth Shammah