Alessio Boni incarna incubi e ossessioni che dall’Ottocento accompagnano la cultura occidentale fino allo sfacelo della Seconda Guerra Mondiale. I duellanti di Conrad, diretti dall’attore bergamasco e Roberto Aldorasi, interpretati da Boni e da Marcello Prayer, che curano anche la drammaturgia con lo stesso Aldorasi e Francesco Niccolini, si presentano come un’opera su di un mondo in rapida estinzione, e al tempo stesso come un capolavoro dell’assurdo: i fili della vita e del destino sfuggono di mano e sopravanzano ogni buon senso e prevedibilità. È la prima volta in assoluto che il racconto pubblicato da Conrad nel 1908 viene adattato per il teatro. È stato il cinema a portarlo alla ribalta nel 1977, con quel piccolo capolavoro che è il film di Ridley Scott con Keith Carradine e Harvey Keitel.
Trama
Misteriosa è la vicenda che lega due ufficiali dell’esercito napoleonico, Armand D’Hubert e Gabriel Florian Feraud. Sono proprio loro due che, nel bosco, e lungo vent’anni, non smettono mai di duellare. E sono sempre loro due che a cavallo o su un prato, si infilzano con sciabole e fioretti. Hanno iniziato quando erano tenenti, dopo un banale battibecco, e non hanno più smesso. D’Hubert, ben visto dai suoi superiori, elegante uomo del nord, e Feraud, il guascone che odia i damerini ruffiani e cicisbei, come il suo avversario: il primo sempre più disincantato dalle imprese e dalle disfatte napoleoniche, il secondo fedele oltre ogni ragionevole dubbio all’imperatore, nella buona e nella cattiva sorte. Di duello in duello, D’Hubert e Feraud partecipano alla conquista dell’Europa e all’ascesa di Napoleone, poi vivono sulla loro pelle la disfatta di Russia, senza mai smettere di trovare occasioni per duelli che, di volta in volta, si fanno sempre più epici per tutta l’Armata, soprattutto perché nessuno conosce i motivi profondi della contesa. Questo è il tempo del racconto e del duello: venti anni, oppure poco più di un’ora. Fino alla sorprendente scoperta finale.
Note
“Questa storia è un Fight Club ante litteram: uno scontro violento e inevitabile, desiderato, dove – in realtà – il tuo vero avversario non esiste. Anzi, molto peggio: sei tu. Come se, nel momento di iniziare il duello, quando sei spalla a spalla, e fai i tuoi passi per allontanarti, nel voltarti verso il tuo Feraud, vedessi te stesso. E di quel duello ne hai più bisogno dell’aria che respiri. Senza, sei morto.”
Francesco Niccolini
GIOVEDÌ 18 FEBBRAIO ORE 18.00
In occasione dello spettacolo I duellanti, Alessio Boni e Marcello Prayer incontrano il pubblico.
Coordina Riccardo Ventrella.
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili