Roberto Bacci dirige Il Nullafacente di Michele Santeramo. In un tempo che richiede presenza, prestanza, efficienza, lavoro, programmazione, qui il protagonista è uno che non fa niente. E non è facile perché anche il far niente ha bisogno di metodo, applicazione, pazienza, determinazione. Uno spettacolo che è un paradosso sulla ricerca della felicità.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana.
Note di regia
“NULLA: un esperimento.
Questo lavoro è una menzogna, ma il mentire, a volte, se osservato bene, ci avvicina alla verità.
Ieri, oggi o un domani, la vita di due esseri umani qualsiasi ci interroga sul Nulla.
Prende corpo una scelta paradossale al di fuori dell’esistere secondo le esigenze del ‘mondo’ così come lo pratichiamo.
Questa scelta ci ferma e ci interroga sul senso stesso di questo ‘fermarsi’.
È una scelta crudele? Violenta? Immorale?
Il desiderio, addestrato dalla nostra vita quotidiana, ci chiederebbe di non guardare, di non ascoltare, di non ‘farlo’.
Il Nullafacente però agisce e ci impone un confronto, ci richiama al Nulla di esseri umani senza risposte a domande che non ci facciamo.
Essere consapevoli di questo Nulla è un altro modo per sentirci vivi? Forse.
Ma la domanda resta ed il pensiero che nasce dalle nostre care abitudini non basta più”.
Roberto Bacci