25 gennaio ore 21.00
DREYFUS
di Rosario Tarantola e Vittorio Pavoncello
Compagnia Avvocati alla Ribalta
Regia di Vittorio Pavoncello
Lo spettacolo propone la figura di Alfred Dreyfus e della spregevole macchina antisemita ordita contro di lui nella Francia della Terza Repubblica, anno 1894, emblematico preludio a quanto di lì a poco sarebbe accaduto nella Germania nazista. Un ruolo di primo piano in tutto l’affaire Dreyfus lo ebbero i nascenti mezzi di comunicazione di massa, giornali e riviste che si divisero fra favorevoli e contrari alle sorti del Colonnello. L’opera oltre a riportare in forma teatrale parti degli atti dei due processi subiti da Dreyfus mostra in un percorso parallelo ciò che accadde ai discendenti sia di Dreyfus sia di Armand Du Paty de Clam, suo principale accusatore, ritenuto da E. Zola l’artefice di tutta la macchinazione antisemita. Il figlio di Paty de Clam, Henry, andò nel 1944 a dirigere il Consiglio Generale per la Questione Ebraica per il governo di Vichy mentre la nipote di Dreyfus, Madaleine Levy, entrata nelle file della Resistenza francese morì ad Auschwitz nel 1943. Nell’incalzare del processo che tenne con il fiato sospeso la Francia della Belle Epoque s’innesta la vita di Madaleine presa dalla morsa nazista. Un crescendo di pregiudizi e di antisemitismo ma anche di smascheramento delle ipocrisie di un potere che sempre più vede nei media la sua propaganda e messa in discussione.
Alfred Dreyfus, ufficiale di origine ebraica impiegato presso il ministero della Guerra, fu accusato di aver rivelato segreti relativi alla difesa all’addetto militare tedesco a Parigi. Arrestato in ottobre, dopo un giudizio sommario Dreyfus fu degradato e condannato alla deportazione a vita alla Caienna. L’opinione pubblica francese, travolta da un’ondata di antisemitismo, dimenticò il caso finché nel 1896 il colonnello Georges Picquart, responsabile dell’ufficio informazioni del ministero, riaprì le indagini, persuaso della colpevolezza di un altro ufficiale francese, Ferdinand Walsin Esterhazy. Questi però, nonostante la debolezza delle prove a carico di Dreyfus, venne scagionato dal consiglio di guerra (1898).
In seguito al trasferimento punitivo di Picquart in Tunisia, Emile Zola pubblicò sul giornale Aurore il famoso “J’accuse”, a difesa di Dreyfus. Querelato, fu condannato a un anno di carcere e a 3000 franchi di ammenda. Poco dopo il colonnello Henry, autore di alcuni documenti falsi aggiunti al fascicolo di Dreyfus, fu scoperto e si suicidò. Giunta al governo la nuova coalizione di “difesa repubblicana”, nel 1899 si tenne la revisione del processo, ma il consiglio di guerra confermò la colpevolezza di Dreyfus. Malgrado ciò Dreyfus fu graziato e reintegrato nel suo grado nel 1906. Alla fine la Cassazione in un secondo processo di revisione assolse definitivamente Dreyfus.
Informazioni:
Teatro della Pergola, via della Pergola, 18 – Firenze
pubblico@teatrodellapergola.com
Tel 055 22641
Prenotazioni:
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26 gennaio dalle ore 15.00 alle ore 19.00
C’è musica e musica. Musica e regime: compositori proibiti, perseguitati oppure celebrati dal nazismo
Negli spazi meno noti del Teatro della Pergola, un’occasione di ascolto e di riflessione su musica e musicisti nel Terzo Reich: dalla musica “degenerata”, ritenuta incompatibile con l’ideologia nazista e quindi proibita (il jazz, Hindemith, Bartόk), alla musica “concentrazionaria”, composta da musicisti ebrei perseguitati e deportati (Krása, Ullmann, Schul, Schulhoff ecc.), alla musica gradita e celebrata dal regime (Wagner, Richard Strauss, Orff).
L’evento si sviluppa in due parti: Dalle 15.00 alle 17.00 un percorso itinerante del pubblico diviso in gruppi che si alternano in tre sale del teatro, ciascuna per ogni tematica affrontata, con attori che leggono testi di Enrico Fink ad introduzione degli esempi musicali (Wagner, Richard Strauss, Hindemith, Schul). Dalle 17.00 alle 19.00 al Saloncino, conferenza del musicologo Nicola Montenz su “Musica e politica nella Germania nazista” e concerto da camera (settimino per archi) con musiche di Erwin Schulhoff e Richard Strauss.
In collaborazione con Orchestra della Toscana, Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio L. Cherubini di Firenze, Rete Toscana Classica e Fondazione Museo della Deportazione di Prato.
Voci recitanti a cura del Centro di Avviamento all’Espressione del Teatro della Pergola
Informazioni:
Fondazione Museo della Deportazione di Prato
tel. 0574.461655
segreteria@museodelladeportazione.it
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27 gennaio ore 20.15
Il viaggio della memoria. Testimonianze, letture, musica Diretta di Rai Radio3
Teatro Goldoni, Via Santa Maria, 15 – Firenze
Conducono:
Marino Sinibaldi, Direttore di Radio3
Guido Barbieri, musicologo
Nell’ambito della diretta sarà presentato lo spettacolo “Il vento dopo l’ultimo treno. Pagine da Badenheim 1939 di Aharon Appelfeld”
Musiche originali di Mauro Cardi
voce recitante Carlo Cecchi
Adattamento del testo a cura di Guido Barbieri e Annalisa Pavoni
FREON ENSEMBLE
Stefano Cardi, direzione e chitarra elettrica
Laura Polimeno, voce
Francesco Gesualdi, fisarmonica
Caterina Bono, violino
Indiana Raffaelli, contrabbasso
Rodolfo Rossi, percussioni
Opera realizzata da Rai Radio3 in collaborazione con la Società “Guido Michelli”, il Teatro Stabile delle Marche e la Comunità ebraica di Ancona
Per esigenze della diretta, l’ingresso del pubblico è consentito entro le ore 20.15
Informazioni:
Fondazione Sistema Toscana
Tel. 055 2719025
d.aguglia@fondazionesistematoscana.it
Prenotazioni:
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