IN SUA MOVENZA È FERMO

14 Ott 2018 - 14 Apr 2019
Viaggio teatrale
da un'idea di Riccardo Ventrella
testi e regia Giovanni Micoli
con (in ordine di apparizione) Massimo Manconi / la guida; Luca Cartocci / Alessandro Lanari, l'impresario; Natalia Strozzi / la soprano Barbieri Nini; Fabio Baronti / Antonio Meucci, l'inventore; Sabrina Tinalli / la sarta di Eleonora Duse; Marcello Allegrini / Cesare Canovetti, il capo macchinista
costumi Micol Joanka Medda
produzione Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con La Compagnia delle Seggiole
foto Filippo Manzini
Orari 10.00/11.00/12.00
La durata è di 1 ora e 15 minuti circa.
Prezzi Intero 15€
Ridotto 12€ - over 60, under 26, soci UniCoop Firenze, abbonati Teatro della Toscana
Quando:
14/10/2018 - 10:00–10:15
2018-10-14T10:00:00+02:00
2018-10-14T10:15:00+02:00

14 ottobre – 4 novembre – 2 dicembre 2018
13 gennaio – 10 febbraio – 10 marzo – 14 aprile 2019


Oltre 300 repliche e più di 20.000 spettatori per la storica visita spettacolo al Teatro della Pergola: In sua movenza è fermo continua a svelare storia, personaggi e segreti del più antico teatro all’italiana.
Una produzione Fondazione Teatro della Toscana, in collaborazione con La Compagnia delle Seggiole.

In sua movenza è fermo è l’inedita formula di visita spettacolo che dopo tanti anni di repliche continua ad affascinare gli spettatori confermando l’ormai tradizionale appuntamento una domenica al mese con la storia della Pergola. Oltre diecimila presenze per oltre 300 repliche sono i numeri che hanno fino ad oggi premiato un progetto che è diventato un modello per molti altri spazi museali e luoghi storici segnati dalla cifra stilistica della Compagnia delle Seggiole che li racconta e li attraversa insieme ai protagonisti che ne hanno tracciato la storia.

La grande magia di un teatro non abita solo sul palcoscenico, nell’istante esatto in cui uno spettacolo si dà per il pubblico. Come un corpo biologico, il teatro vive in ogni momento soprattutto nei suoi spazi ‘segreti’ e inaccessibili agli spettatori: nei laboratori, nei pressi della macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno dedicato la loro vita a questa bruciante passione. Senza apparire sulle locandine, senza lasciar traccia di sé nei libri di storia.

L’accesso può essere difficoltoso per i non deambulanti