8 Gen 2023 - 7 Mag 2023
Viaggio teatrale all’interno del Teatro della Pergola di Firenze
da un’idea di Riccardo Ventrella
testi, regia Giovanni Micoli
con (in ordine di apparizione) Massimo Manconi / la guida; Andrea Nannelli / Alessandro Lanari, l'impresario; Natalia Strozzi / la soprano Barbieri Nini; Fabio Baronti / Antonio Meucci, l'inventore; Sabrina Tinalli / la sarta di Eleonora Duse; Marcello Allegrini / Cesare Canovetti, il capo macchinista


costumi Micol Joanka Medda
luci Samuele Batistoni, Filippo Manzini
produzione Fondazione Teatro della Toscana
in collaborazione con La Compagnia delle Seggiole


Durata 1 ora e 15 minuti circa, atto unico
Orari 10.00/11.00/12.00
Prezzi Intero 15 €
Ridotto 12 € - over 65, under 30, soci Unicoop Firenze, abbonati Teatro della Toscana
Quando:
08/01/2023 - 18:00–07/05/2023 - 19:00
2023-01-08T18:00:00+01:00
2023-05-07T19:00:00+02:00

Foto Filippo Manzini

8 gennaio – 22 gennaio – 5 febbraio – 19 febbraio 5 marzo
19 marzo – 16 aprile – 7 maggio


XVII anno consecutivo di repliche 

oltre 350 repliche 

La grande magia di un teatro non abita solo sul palcoscenico, nell’istante esatto in cui uno spettacolo si dà per il pubblico. Come un corpo biologico, il teatro vive in ogni momento soprattutto nei suoi spazi “segreti” e inaccessibili agli spettatori: nei laboratori, nei pressi della macchina scenica, nei sotterranei e nei depositi. Là dove ancora risuonano le voci dei tanti che hanno dedicato la loro vita a questa bruciante passione. Senza apparire sulle locandine, senza lasciar traccia di sé nei libri di storia.

Nei suoi trecentocinquanta anni di storia la Pergola ha raccolto l’eco di tante voci, di attori famosi e oscuri facchini, di inventori, registi, impresari, divine, cantanti, macchinisti, inservienti, mezzani, comparse, nobili, mantenute, borghesi, critici, spettatori molesti. Le lascia liberamente risuonare in questa occasione, aprendo al pubblico i luoghi che furono una volta sede della “Città del Teatro”: un grande opificio autosufficiente nel quale si svolgevano tutti i mestieri della scena. Nel quale si viveva, di giorno e di notte; crocevia, luogo di incontro, agorà della Firenze Granducale. Palazzo delle feste di corte, grande tempio del melodramma, luogo deputato di mille trucchi e magie, sotto l’egida benevola dell’Accademia degli Immobili, che la Pergola costruì e possedette fino al 1942.

Ancora oggi la Pergola vuole essere questo per Firenze e per il mondo: un luogo di incontro e civiltà all’insegna della forma di espressione più vicina all’uomo e alle sue passioni che le arti abbiano mai creato: il Teatro.