La magia delle immagini: la storia dell’arte raccontata ai ragazzi

Saloncino | Teatro della Pergola
4 Gen 2017
Un Natale da favola
scritto e interpretato da Alessandro Libertini
collaborazione alla drammaturgia Christian Carrignon Le Théâtre de Cuisine
consulenza storico-artistica D.ssa Annarita Caputo
ideazione suono Véronique Nah
montaggio musiche Il Cele
ideazione luci Claudio Coloberti
scenografia e costumi Alessandro Libertini
regia Alessandro Libertini, Véronique Nah
tecnico luci e audio David Batignani
foto di scena Dario Lasagni
grafica Studio Quartopiano
organizzazione Chiara Fantini
produzione Compagnia Piccoli Principi, Scandicci Cultura - Istituzione Servizi Culturali Comune di Scandicci, Ville de Saint-Etienne: Esplanade Jeunes Publics et Musée d'Art Moderne, Massalia Théâtre de Marionnettes - Système Friche Théâtre
con il sostegno della Regione Toscana.
sede dello spettacolo Saloncino del Teatro della Pergola | Via della Pergola, 30 - Firenze
Orari 17.45
La durata dello spettacolo è di 70 minuti
Prezzi Interi €12

Ridotti 10€
Under 26, over 60, abbonati Teatro della Toscana (Teatro della Pergola, Teatro Niccolini, Teatro Era), soci UniCoop Firenze

Ridotto 8€
Under 14

Gratuito per i bambini fino a 4 anni
Quando:
04/01/2017 - 17:45–18:45
2017-01-04T17:45:00+01:00
2017-01-04T18:45:00+01:00

Lontano dal voler esaurire in poco più di sessanta minuti un argomento vasto come la storia dell’arte occidentale dalle origini ai nostri giorni, La magia delle immagini si propone a un pubblico di ragazzi e adulti come un possibile ‘inizio’: un’introduzione al complesso mondo dell’arte, alla sua storia, ma soprattutto ai suoi processi formativi.

Lavoro ‘cult’ della Compagnia Piccoli Principi, mai rappresentato a Firenze.

Una produzione Compagnia Piccoli Principi, Scandicci Cultura Istituzione Servizi Culturali Comune di Scandicci, Ville de Saint-Etienne:Esplanade Jeunes Publics et Musée d’Art Moderne, Massalia Théâtre de Marionnettes / Système Friche Théâtre, con il sostegno della Regione Toscana.

Trama

Uno strano conferenziere, racconta la storia delle immagini dal tatuaggio preistorico alla Body Art, cercando di dare risposte semplici a tanti possibili quesiti: Perché gli egizi dipingevano in quel modo? Cos’è la prospettiva scientifica? Cosa rappresenta la pittura astratta? Una trattazione ricca di colpi di scena: leggera, a tratti ironica, altre volte densa di atmosfere sospese, persino inquietanti, a suggerire quanto alla radice del processo di formazione dell’opera d’arte ci siano questioni che non si possono spiegare, misteriose, “magiche”.

Spettacolo “cult” della Compagnia, 400 rappresentazioni in Italia, Francia, Belgio, presentato al Musée d’Orsay di Parigi, al Musée d’Art Moderne di Saint-Etienne, premiato al festival internazionale Momix di Kingersheim in Francia, standing ovation a Torino alla Casa del Teatro Ragazzi, mai rappresentato a Firenze.

Note di regia

Ho voluto riproporre il binomio ‘didattica-arte’, rivisitandolo alla luce delle nuove esperienze che in questi ultimi anni hanno nutrito le due discipline. Sono convinto che miscelare il piacere dell’apprendere al gusto per l’indefinito possa ancora oggi avere effetti devastanti, in una società che sembra da più parti riaffermare principi che credevo superati: valori che hanno fatto del sapere un lusso e dell’apprendere un dovere («Vale la pena che un bambino impari piangendo quello che può imparare ridendo?» si chiedeva Rodari). Questo mio lavoro lo dedico ai miei maestri: a tutti quegli insegnanti che hanno saputo lasciare in me, assieme all’amore per la materia, una non meno importante traccia di loro stessi.”

Alessandro Libertini

Spettacolo consigliato per tutti a partire dagli 8 anni