Mario Martone dirige Giuseppe Battiston e Paolo Pierobon, insieme a una compagnia di grandi interpreti, nell’avvincente Morte di Danton, scandito come una sceneggiatura cinematografica, che riunisce storia collettiva e storie individuali.
Capace di esercitare ancora oggi una potente attrazione, Büchner nutre il dramma di temi tutti rilevanti per il nostro tempo: la natura della rivoluzione, il rapporto tra uomini e donne, l’amicizia, la classe, il determinismo, il materialismo, il ruolo del teatro stesso.
Una produzione Teatro Stabile di Torino.
Trama
Morte di Danton descrive l’atmosfera degli ultimi giorni del Terrore, la caduta di Georges Jacques Danton nel 1794 e l’antagonismo che lo contrappone a Maximilien Robespierre. Il testo si concentra proprio sulla contrapposizione tra i due protagonisti della Rivoluzione francese, compagni prima e avversari in seguito, entrambi destinati alla ghigliottina a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro. Danton non crede alla necessità del Terrore e difende una visione del mondo liberale e tollerante, anche se consapevole dei limiti dell’azione rivoluzionaria; Robespierre, invece, incarna la linea giacobina, stoica, intransigente e furiosa. La fatica di Danton, che si contrappone con lucida razionalità al fanatismo del suo rivale, altro non è che la sfiducia nella possibilità di trasformare il mondo, una visione che tuttavia non incrina la volontà di lotta e la coscienza di trovarsi dalla parte giusta della storia.
Note di regia
“Sotto l’apparenza del dramma storico Morte di Danton nasconde i nervi scoperti della condizione umana, così come sarà rivelata e rappresentata un secolo dopo, nel Novecento, con quella stessa incandescenza, la stessa disillusione, lo stesso urlo soffocato. Per Büchner, come per Leopardi (La Ginestra è di un anno dopo), la Storia non è che una macchina celibe, anche se le ragioni per scatenare la rivoluzione sono sempre tutte vive e presenti. Quello che commuove, in Morte di Danton, è la fragilità: sembra un paradosso, trattandosi di vicende che raccontano i protagonisti di un tempo in cui si è sprigionata una forza di cui ancora oggi sentiamo la spinta. Eppure nessuno di quegli uomini ha potuto sottrarsi, oltre che alla ghigliottina, alla verifica della propria impossibilità di invertire la rotta assegnata (da Dio? dalla Natura? dal nulla?) agli esseri umani, nonché di porre rimedio all’ingiustizia che da sempre regna sovrana”.
Mario Martone
PROIEZIONE DEL FILM DANTON ALLO SPAZIO ALFIERI
Giovedì 11 maggio | ore 17 | Spazio Alfieri
Via dell’Ulivo 6 – Firenze
Proiezione del film
DANTON
di Andrzej Wajda
con Gérard Depardieu
Durata: 136 minuti
Il film è in lingua italiana
In occasione della tenitura alla Pergola di Morte di Danton, alla presenza di un rappresentante della Compagnia, viene proiettato allo Spazio Alfieri Danton il film di Andrzej Wajda del 1983 sulle ultime settimane di vita Georges Jacques Danton interpretato da Gérard Depardieu.
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili