Duemila anni di calunnie
17 Nov 2014
Edoardo Sylos Labini
liberamente tratto dall’omonimo saggio di Massimo Fini
uno spettacolo di Edoardo Sylos Labini
da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco
drammaturgia di Angelo Crespi
con Edoardo Sylos Labini (Nerone), Sebastiano Tringali (Seneca), Dajana Roncione (Poppea) Giancarlo Condè (Fenio Rufo) Gualtiero Scola (Otone) Paul Vallery (Dj Mimo)
con la partecipazione di Fiorella Rubino (Agrippina)
e con Cristian Carotenuto, Roberta Cassina, Simone Galli, Guido Martella, Elisabetta Molteni, Jacopo Morra, Margherita Polo, Marco Premoli, Irene Proietti, Silvia Rota, Giulia Sinatra, Gabriella Terraciano; Arianna Cavallo – danzatrice
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
disegno luci Pietro Sperduti
regista assistente Paolo Merlini
Musiche originali Paul Vallery
Assistente alla regia Alessandra Barbagallo
Orari ore 20.45
Prezzi Interi Platea: 20 €, Palchi 16 € / Ridotti: Platea 14 €, Palchi 11 € (over 60, under26, abbonati Pergola, Pergolacard, soci Unicoop Firenze)
Quando:
17/11/2014 - 20:45–22:15
2014-11-17T20:45:00+01:00
2014-11-17T22:15:00+01:00

Sullo sfondo di una Roma bruciata da un incendio, di cui Nerone verrà accusato ingiustamente di essere il mandante, l’incubo dell’Imperatore la notte prima della sua morte. La possibilità di fuggire dalla congiura dei suoi senatori, o la scelta di uccidersi per mano propria. Tra i marmi della Domus Aurea, il suo palazzo imperiale, Nerone, attorniato da un’eccentrica corte di mimi, musicisti, prostitute e ballerine, è tormentato dal fantasma della madre. Rivive in quell’incubo le presenze più ingombranti della sua vita: l’ossessiva madre Agrippina, assetata di potere che, grazie ad una serie di delitti, gli apre le porte dell’Impero a soli 17 anni; l’illustre filosofo Seneca, moralizzatore dei costumi di Roma e scaltro opportunista che, diventato suo maestro, cerca di influenzarne ogni scelta; la bellissima seconda moglie, la giovane e civetta Poppea con la quale condivide l’amore per l’arte e la passione per la Grecia; l’amico di bagordi Otone, governatore della Lusitania ed ex marito di Poppea che congiura alle sue spalle per gelosia; ed infine il viscido Fenio Rufo, ruvido Prefetto del Pretorio, vero capo della rivolta di quella élite economica ed intellettuale contro la quale Nerone combatté durante i 14 anni del suo regno. Una tempesta di sentimenti, paure, pentimenti, riflessioni tragiche.
Una metafora del potere. Nerone, duemila anni dopo, pazzo o profeta?

Lunedì 17 novembre – ore 20.30

Massimo Fini e Angelo Crespi introducono lo spettacolo
Ingresso riservato ai soli possessori del biglietto per lo spettacolo