Fortepiano Carl Stein, Wien 1830 ca.
Variazioni Brillanti su un Rondo di Ludovic op. 12
Notturno in do# minore op. posth.
Grande Valzer Brillante op. 18
Fantasia – Improvviso op. 66
Studi op. 10 nn. 1 – 2 – 3 – 4 – 5 – 6 – 7 – 8 – 9 – 12
Ballata n°1 in sol minore op. 23
Studi op. 25 nn. 1 – 2 – 7 – 6
Grande Polacca Brillante preceduta da un Andante spianato, op. 22
La breve vita di Frederic Chopin si svolse prevalentemente a Parigi, luogo che in realtà doveva essere solo una tappa di passaggio per poi trasferirsi in cerca di fortuna in Inghilterra, e che invece divenne la sua seconda patria fino alla morte.
Fu a Parigi che il giovane Chopin trovò nei pianoforti Pleyel gli strumenti prediletti per esprimere il suo genio.
Ma gli inizi, la prima educazione musicale nella adolescenza, i primi concerti nella natìa Varsavia, e successivamente nei due viaggi a Vienna e in Germania, ebbero come strumenti di elezione fortepiani di tipo viennese con meccanica e sonorità ben diverse dagli omologhi strumenti francesi.
I cinque concerti di questo ciclo esploreranno alcuni aspetti meno noti del repertorio chopiniano attraverso l’uso di strumenti originali del periodo viennese: il fortepiano Stein per il concerto di apertura e successivamente il prediletto Pleyel, così intimamente legato alla poetica e alla timbrica del grande musicista Polacco.
Allo stesso tempo alcuni dei capolavori più celebri – Notturni, Sonate – verranno riproposti in una ottica di ascolto diversa, anche con una serata dedicata alla esecuzione delle tre opere per violoncello e pianoforte e un ultimo concerto che getta uno sguardo penetrante e smaliziato su quel milieu culturale nel quale il genio chopiniano si sviluppò e si rivelò al mondo intero.
Stefano Fiuzzi