ORESTEA – Coefore / Eumenidi

2 Feb 2016 - 7 Feb 2016
di Eschilo
traduzione Monica Centanni
con Elisabetta Pozzi, Angela Pagano, Gaia Aprea, Giacinto Palmarini, Claudio Di Palma, Anna Teresa Rossini, Paolo Serra
e con Fabio Cocifoglia, Paolo Cresta, Patrizia Di Martino, Francesca De Nicolais, Gianluca Musiu, Federica Sandrini, Dalal Suleiman, Enzo Turrin
e con le danzatrici della compagnia Körper Chiara Barassi, Sibilla Celesia, Elena Cocci, Sara Lupoli, Marianna Moccia, Rossella Fusco
scene Maurizio Balò
costumi Zaira de Vincentiis
coreografie Noa Wertheim
musiche Ran Bagno
luci Gigi Saccomandi
suono Hubert Westkemper
adattamento vocale Paolo Coletta
video Alessandro Papa
foto di scena Fabio Donato
regia Luca De Fusco
produzione Teatro Stabile di Napoli / Teatro Stabile di Catania
Orari da martedì a sabato: 20.45; domenica: 15.45.
La durata dello spettacolo è divisa in due atti: Coefore 50 minuti ed Eumenidi un'ora, con intervallo.
Quando:
02/02/2016 - 20:45–22:00
2016-02-02T20:45:00+01:00
2016-02-02T22:00:00+01:00

Luca De Fusco si confronta con l’unica trilogia della tragedia greca a essere sopravvissuta fino ai giorni nostri, l’Orestea di Eschilo. Il passaggio dalla società arcaica permeata da un senso di religiosità oscura e violenta a una moderna dove la Giustizia è esercitata dai tribunali è reso attraverso due spettacoli distinti, Agamennone e Coefore / Eumenidi. Un’opera d’arte totale, uno spettacolo ‘in musica’, la cui partitura è curata dal compositore israeliano Ran Bagno. Su questo tappeto sonoro preciso e avvolgente si muovono le sensuali e misteriose coreografie di Noa Wertheim, direttrice della Vertigo Dance Company.

Trama
Le Coefore sono le portatrici di libagioni per i morti, che si recano sulla tomba di Agamennone. Oreste, dieci anni dopo l’omicidio del padre Agamennone, torna ad Argo e, su ordine di Apollo, porta a compimento la propria vendetta, dando la morte alla madre Clitennestra e al suo amante Egisto.
Le Erinni, invece, sono le dee che impersonano la vendetta, chiamate anche Eumenidi (ossia “le benevole”) quando erano in atteggiamento positivo. In questa terza parte dell’Orestea viene narrata la persecuzione delle Erinni nei confronti di Oreste, che culmina nella celebrazione di un processo presso il tribunale dell’Areopago. Tale giudizio, che vede le Erinni stesse come accusatrici, Apollo come difensore e Atena a presiedere la giuria, termina con l’assoluzione di Oreste, grazie al voto di Atena.

Note di regia
“Uno dei massimi capolavori teatrali di tutti i tempi, l’unica trilogia greca pervenutaci nella sua interezza, viene messa in scena da una grande compagnia dove ci sono talmente tanti primi attori che si potrebbe fare con essa una grande quantità di spettacoli, proprio quello che il Teatro Stabile di Napoli Teatro Nazionale si appresta a fare in futuro. L’Orestea viene spesso rappresentata con solo uno dei testi. Noi la presentiamo invece nella sua interezza e non dimenticando le caratteristiche del teatro greco che univa parola, canto, danza. Per alcuni versi quindi uno spettacolo molto classico, ma in realtà una messa in scena molto contemporanea che rinnova lo stile di teatro/video già realizzato in Vestire gli ignudi, Antigone e Antonio e Cleopatra e rinnova la collaborazione con la Vertigo Dance Company che contribuisce con le sue musiche e le sue danze ad uno spettacolo di teatro totale”.
Luca De Fusco


Quando:
02/02/2016 - 20:45–22:00
2016-02-02T20:45:00+01:00
2016-02-02T22:00:00+01:00