L’israeliano Emanuel Gat, alla ribalta della scena europea, presenta Plage Romantique, pièce interpretata da 9 danzatori della sua Compagnia.
La musica è parte attiva della coreografia che si configura come stretto intreccio fra movimento, musica e suono. La danza di Gat, a tratti antinarrativa e astratta, è mossa altresì da sentimenti umani che la rendono briosa e vitale.
Il suono può essere un veicolo di pensiero o uno strumento d’osservazione?
Cosa accade quando lo spazio tra la vista e l’udito viene dilatato? Questo spazio può essere coreografato? Come potrebbe la sonorità fornirci informazioni su reti, sistemi, strutture sociali e comportamento individuale? La sonorità di gruppo può avere una qualità antropologica? Il fatto che il teatro avvenga dal vivo è solo un mito? È davvero raggiungibile?
Plage Romantique esamina queste e altre questioni in maniera giocosa, sfruttando l’efficacia del processo coreografico come un mezzo rivelatore.