Le ragazze di Sanfrediano (1949) è uno dei più popolari romanzi di Vasco Pratolini: iNuovi – il gruppo di giovani artisti cui il Teatro della Toscana ha affidato la gestione del Teatro Niccolini – hanno condotto un lungo laboratorio di drammaturgia, guidato da Nicola Fano, per trarne un copione teatrale.
Lo spettacolo che andrà in scena dal 24 al 26 maggio – appunto al Niccolini – è il risultato di questo lavoro: ma non si tratta di un libero adattamento bensì di una scarnificazione ponderata dell’originale. Ossia: tutte le parole del copione provengono dal romanzo di Pratolini, siano esse peculiari delle parti narrative, siano esse tratte dai lunghi dialoghi contenuti nella narrazione. Insomma, uno spettacolo non ‘da’ ma ‘di’ Vasco Pratolini.
L’allestimento – coordinato dallo stesso Nicola Fano – vuole rendere omaggio a un narratore e a una città: rimettendo l’una e l’altro al centro dell’attenzione del pubblico e proponendo, come faceva Pratolini, la città di Firenze come una metafora di un’Italia che stava abbandonando vecchi cliché senza ancora averne, pienamente, identificati di nuovi. Insomma, esattamente come la Firenze e l’Italia di oggi.
Note
“Le ragazze di Sanfrediano è una creazione corale: è nata da una mia idea che iNuovi e il Teatro della Toscana hanno subito sposato. I ragazzi, in particolare, se la sono letteralmente cucita addosso, prima con il copione e poi con lo spettacolo. L’ipotesi di partenza era trovare un nostro futuro nel nostro passato: e chi meglio di Pratolini poteva venirci in aiuto? Pratolini è Firenze che si trasforma e si ritrova. Ma non la città attraversata dai turisti, bensì quella della sua gente, con un’identità e una lingua fortissime; per di più, raccontata in un momento (tra la fuga dei tedeschi e la fine della Guerra) in cui era forte la convinzione di dover inventare una nuova solidarietà. Questi sono i temi che abbiamo posto in primo piano: il futuro è fatto di solidarietà, di riscoperta della comunità. Perché, in fondo, Le ragazze di Sanfrediano – raccontando un gruppo di giovani donne che si ribellano al becero gallismo di un inetto – suggerisce la possibilità di affrontare e superare i problemi facendo gruppo. Ciò che dovremmo fare di più, oggi, in Italia.”
Nicola Fano