TOURNÉE
Firenze | Teatro della Pergola | 10 – 19/1/2020 |
Roma | Teatro Eliseo | 21/1 – 2/2/2020 |
Glauco Mauri affronta per la terza volta Re Lear, la più titanica delle tragedie di Shakespeare: il primo allestimento nel 1984 e il secondo nel 1999, sue le due regie per un totale di 500 repliche.
Oggi, diretto da Andrea Baracco, debutta in prima nazionale alla Pergola.
Roberto Sturno è il conte di Gloucester, al suo fianco anche nelle due passate edizioni nel ruolo del Matto.
Eccomi qui per la terza volta, alla mia veneranda età, impersonare Lear. Perché? Mi sono sempre sentito non all’altezza a interpretare quel sublime crogiolo di umanità che è il personaggio di Lear. In questa mia difficile impresa mi accompagna la convinzione che per tentare di interpretare Lear non servono tanto le eventuali doti tecniche maturate nel tempo quanto la grande ricchezza umana che gli anni mi hanno regalato nel loro, a volte faticoso, cammino.
Glauco Mauri
Note di regia
Quello che mi ha sempre colpito di Re Lear, che è una delle tragedie più nere e per certi versi enigmatiche tra quelle di William Shakespeare, è che sotto quel nero sembra splendere qualcosa di incredibilmente luminoso e proprio questa luce sepolta dall’ombra la rende così affascinante. I tormenti di Lear, di Gloucester, i turbamenti di Edgar, i desideri di Edmund, i tremori e i terrori delle tre figlie del Re, Cordelia, Goneril e Regan, attraggono da sempre perché la complessità e in alcuni casi la violenza che produce il conflitto generazionale è per forza di cose universale.
Andrea Baracco