L’amore e la tragicità dell’amore. Dell’amore Romeo e Giulietta celebra il mito in un modo tale da fare assumere all’opera la funzione di archetipo. Amore puro, rarefatto e senza condizioni.
Nella regia di Andrea Baracco, esponente di una nuova generazione di registi che si sta imponendo all’attenzione della critica e del pubblico, Lucia Lavia è Giulietta, Antonio Folletto è Romeo e Alessandro Preziosi interpreta la parte di Mercuzio.
Una produzione KHORA.teatro.
Trama
Romeo e Giulietta intreccia numerosi elementi nella vicenda dei due innamorati ‘nati sotto contraria stella’. Dalla ‘morte viva’ al drammatico scontro tra due generazioni – la lotta tra le ragioni dell’odio e le ragioni dell’amore – il dramma si arricchisce di temi la cui complessità va oltre la vicenda d’amore. La morte è presente in vario modo fin dall’inizio. Ma è con il duello tra Mercuzio e Tebaldo che essa entra realmente in scena e avvia quella sua presa di possesso della città cui la tragedia conduce. Non solo, ma che la prima vittima sia Mercuzio, simbolo di giovinezza e di libertà, della gioia di vivere e della stessa gioia di far teatro, è anche indicativo di chi sia l’oggetto di questo assalto della morte: non i vecchi, ma i giovani, non il declinare della vita, ma il suo sbocciare, non la stanchezza, l’aridità del cuore, ma la sua freschezza, il suo desiderio d’amore. Tebaldo uccide Mercuzio; Romeo uccide Tebaldo finché, come sappiamo, la morte aggredisce anche Romeo e Giulietta, e la ‘bella Verona’ celebrata all’inizio si trasforma in una tomba. Nulla di vivo resta se non i vecchi, la cui faida e il cui egoismo, non il caso, hanno ucciso i giovani. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme ma solo nella cripta, col loro amore per l’eternità raggelato nelle statue d’oro che i carnefici eleveranno a ricordo.
Note di regia
“Un irriducibile antagonismo sociale avvicina Romeo e Giulietta più ad una tragedia borghese che ad una tragedia della vendetta o simili; caratteristica tipica della tragedia borghese è quella di porre in scena personaggi non aristocratici in scene di vita famigliare; i Capuleti e i Montecchi sono ricchi borghesi e nel testo c’è ampio spazio dedicato alle loro abitudini domestiche; Shakespeare pare denunciare soprattutto lo spirito mercantile e pragmatico del borghese, tutto teso a fare sfoggio della propria raggiunta posizione sociale, preoccupato solo del vantaggio economico della propria famiglia. Le differenze tra Romeo e Giulietta sono abissali tanto da far riflettere sul perché del loro amore, ma questo è un altro discorso, mettono ferocemente in discussione quel patto col mondo, quella specie di abitudine ereditaria, di convenzione prolungata che i loro padri, o sarebbe meglio dire che la generazione precedente ha stipulato e che non sembra aver proprio alcuna voglia di ritrattare”.
Andrea Baracco
INCONTRO CON IL PUBBLICO
Giovedì 9 febbraio | ore 18.00 | Foyer Teatro della Pergola
Lucia Lavia, Antonio Folletto, Alessandro Preziosi incontrano il pubblico. Coordina Riccardo Ventrella.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili