Gabriele Lavia e Anna Maria Guarnieri insieme per il capolavoro Ingmar Bergman Sinfonia d’autunno. Dramma psicologico e familiare, nato per il teatro e poi diventato film nel 1978, lo spettacolo è un intenso e lucido ritratto del rapporto conflittuale tra una madre e una figlia, una guerriglia sentimentale di rancori e incomprensioni represse e in grado di toccare emozioni e sensazioni profonde. Gabriele Lavia, grande conoscitore di Bergman (ha già messo in scena Dopo la prova e Scene da un matrimonio), lo rimodella sulla presenza di una straordinaria e inimitabile protagonista della scena italiana, Anna Maria Guarnieri.
La storia
Eva vive col marito Viktor in un villaggio tra i fiordi. Donna molto sensibile e piena di fede, ha perduto il suo bambino prima che compisse quattro anni e da due si prende cura della sorella disabile Helena, che la madre aveva precedentemente messo in una casa di cura. Eva ha invitato a trascorrere una vacanza a casa sua la madre Charlotte, una famosa pianista che ha dovuto cessare l’attività a causa di un fastidioso mal di schiena…
Note di regia
“Essere esclusi, un sentimento che Bergman doveva conoscere molto bene. Un sentimento comune ai “teatranti”, a quegli strani esseri umani che “si espongono”, che “sono” sul palcoscenico. Hanno una sola possibilità d’essere: “esporsi”. Non riescono a essere Padri o Madri. Mariti o Mogli. Sono condannati a quella che Bergman chiama la “Solitudine Assoluta”, che forse è la maledizione comune della nostra epoca. L’epoca del Nichilismo compiuto.”
Gabriele Lavia