il tartufo

7 Apr 2015 - 17 Apr 2015
Eros Pagni, Tullio Solenghi
di Molière
versione italiana Valerio Magrelli
con Marco Avogadro, Massimo Cagnina, Alberto Giusta, Barbara Moselli, Pier Luigi Pasino, Mariangeles Torres, Antonio Zavatteri, Gennaro Apicella, Elisabetta Mazzullo
scena e costumi Catherine Rankl
musiche Andrea Nicolini
luci Sandro Sussi
regia Marco Sciaccaluga
produzione Teatro Stabile di Genova
Orari da martedì a sabato: 20.45; domenica: 15.45
Quando:
07/04/2015 - 20:45–23:15
2015-04-07T20:45:00+02:00
2015-04-07T23:15:00+02:00

Insostituibile testo tragicomico del repertorio teatrale di tutti i tempi, Il Tartufo è un classico “eterno” capace di parlare a ogni generazione di interpreti e di spettatori, che viene ora proposto nella nuova traduzione di Valerio Magrelli, per l’interpretazione dei “ragazzi irresistibili” Eros Pagni (Orgon) e Tullio Solenghi (Tartufo) e la regia di Marco Sciaccaluga. Nel divenire di scene caratterizzate da una travolgente comicità, Molière costruisce con implacabile determinazione un “giallo” della coscienza, punteggiato da “delitti” contro la logica e la dignità, destinato a risolversi in un sorprendente “lieto fine”. Una commedia travolgente che – come ricordava già Voltaire – fu giudicata a suo tempo opera scandalosa per essere poi ben presto interpretata come una lezione di morale.

La storia
Tartufo è un mendicante molto devoto che Orgon, un ricco nobile parigino, ha ospitato nella sua casa. Il suo affetto per il Tartufo è tale che lo promette come sposo alla figlia Marianna, che tuttavia è già fidanzata con Valerio. Tartufo, però, è segretamente innamorato della moglie di Orgon, Elmira, e a lei si dichiara. La donna, respingendolo, promette di non dire niente al marito a patto che Tartufo rifiuti di sposare Marianna…

Note di regia
“Il Tartufo è una commedia strutturata a “suspense”: il pubblico, come quasi tutti i personaggi, sa chi è l’assassino; ma, attraverso il comico, siamo tutti costretti a vivere nell’angoscia perché proprio colui che ha il potere in quella casa non se ne accorge, portando così la famiglia alla rovina. Non c’è dialettica interna in questa commedia: c’è solo ciò che vi accade, la determinazione con cui Molière porta una situazione sino alle estreme conseguenze. Ma è proprio questo che insieme ci fa ridere e ci fa paura. Anche in Il Tartufo a Molière riesce l’impresa grandiosa di rendere comica e interessante la stupidità umana.
Marco Sciaccaluga

GIOVEDì 9 APRILE – ORE 18.00

Tullio Solenghi e la compagnia incontrano il pubblico.
Coordina Matteo Brighenti.

Ingresso libero