THE UNDERGROUND: A RESPONSE TO DOSTOEVSKY

Teatro della Pergola
2 Nov 2017 - 3 Nov 2017
Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards
regia Thomas Richards
con i membri del Focused Research Team in Art as Vehicle
foto di scena Filippo Manzini
luogo dello spettacolo Teatro della Pergola | Via della Pergola, 30 - Firenze
Orari 20.45
Prezzi Intero 15€
Ridotto 12€ - over 60, under 26, soci Unicoop Firenze, abbonati Teatro della Toscana
Quando:
02/11/2017 - 20:45–21:45
2017-11-02T20:45:00+01:00
2017-11-02T21:45:00+01:00

PRIMA NAZIONALE

Spettacolo in inglese con sopratitoli in italiano

Sepolto in ognuno di noi esiste un territorio nascosto: un sotterraneo dove, in fermento, abitano bisogni non realizzati, azioni e reazioni. È come se la morte si fosse presentata alla porta di casa nostra senza preavviso. Come è penetrata nelle nostre vite, sviandoci con la sua ombra informe dai nostri desideri più profondi? La vita ci è scivolata dalle mani? E, se siamo diventati cadaveri, può aprirsi una crepa nel coperchio della nostra bara? Qui le riflessioni di Dostoevskij risuonano come un’arma scagliata contro ciò che soffoca la trasformazione. Frammenti delle Memorie del sottosuolo e de I fratelli Karamazov vorticano e si intrecciano, mentre sono messi alla prova i confini tra differenti approcci teatrali.

La ricerca del Workcenter sulle arti performative si confronta con l’analisi di Dostoevskij della psiche umana. Nasce così una lotta in cui narrazione, commedia e grottesco incontrano la necessità di disobbedire alla forza che quotidianamente ci sommerge e ci fa deviare dal nostro destino.

Focused Research Team in Art As Vehicle

Focused Research Team in Art as Vehicle, sotto la guida di Thomas Richards, continua la ricerca nel campo dell’Arte come veicolo, una prassi che fin dagli inizi del Workcenter si è basata sul lavoro con antichi canti di tradizione. Arte come veicolo è un’investigazione sul modo in cui le arti performative possono essere strumento di trasformazione della percezione e della presenza dell’artista, e mezzo per il risveglio di aspetti sottili dell’esperienza attraverso il lavoro su flussi strutturati di azione e canto. È una ricerca a lungo termine che richiede un lavoro disciplinato e svolto con dedizione da parte di tutte le persone coinvolte, con l’intenzione di entrare in contatto con fonti profonde, e di muoversi con esse verso ciò che Grotowski e Richards chia mano “trasformazione di energia”. L’arte come veicolo è un campo in cui l’artista-performer lavora sul ricco potenziale di esperienza racchiuso nel momento presente, per se stesso e con gli altri. Attualmente, Focused Research Team in Art as Vehicle esplora sia il modo in cui le potenzialità invocate in questo territorio artistico possano esistere all’interno di diversi tipi di eventi performativi, che il modo in cui queste potenzialità possono esistere all’interno della vita quotidiana e in relazione con essa. Viene investigata la maniera in cui questi atti performativi possono servire da ponte verso un’apertura della percezione non solo nel contesto dell’atto di per sé, ma anche nelle nostre esperienze ed interazioni quotidiane.

Il Focused Research Team in Art as Vehicle è:

Antonin Chambon (France), Benoît Chevelle (France), Jessical Losilla Hébrail (France), Bradley High (Canada), Guilherme Kirchheim (Brazil), Sara Montoya (Colombia), Tara Ostiguy (Canada), Cécile Richards (Belgium) e Thomas Richards (USA).