Tilly Cernitori | Violoncello
Jin Ju | Fortepiano Ignace Pleyel, Paris 1849
Introduzione e Polacca Brillante op. 3
Grand Duo concertante sui temi di Roberto il Diavolo
Polacca – Fantasia op. 61
Sonata op. 65 per violoncello e pianoforte
La breve vita di Frederic Chopin si svolse prevalentemente a Parigi, luogo che in realtà doveva essere solo una tappa di passaggio per poi trasferirsi in cerca di fortuna in Inghilterra, e che invece divenne la sua seconda patria fino alla morte.
Fu a Parigi che il giovane Chopin trovò nei pianoforti Pleyel gli strumenti prediletti per esprimere il suo genio.
Ma gli inizi, la prima educazione musicale nella adolescenza, i primi concerti nella natìa Varsavia, e successivamente nei due viaggi a Vienna e in Germania, ebbero come strumenti di elezione fortepiani di tipo viennese con meccanica e sonorità ben diverse dagli omologhi strumenti francesi.
I cinque concerti di questo ciclo esploreranno alcuni aspetti meno noti del repertorio chopiniano attraverso l’uso di strumenti originali del periodo viennese: il fortepiano Stein per il concerto di apertura e successivamente il prediletto Pleyel, così intimamente legato alla poetica e alla timbrica del grande musicista Polacco.
Allo stesso tempo alcuni dei capolavori più celebri – Notturni, Sonate – verranno riproposti in una ottica di ascolto diversa, anche con una serata dedicata alla esecuzione delle tre opere per violoncello e pianoforte e un ultimo concerto che getta uno sguardo penetrante e smaliziato su quel milieu culturale nel quale il genio chopiniano si sviluppò e si rivelò al mondo intero.
Stefano Fiuzzi