Il Museo

Costruito tra il 1652 e il 1656 dall’Accademia degli Immobili, uno dei tanti gruppi di nobili che a Firenze si occupavano di coltivare le arti, la Pergola è il primo teatro all’italiana, ovvero con i palchi a circondare la platea. Nato come teatro di corte per le rappresentazioni di drammi musicali, viene aperto per la prima volta al pubblico pagante nel 1718. Ospita le principali opere dei grandi del tempo, da Vivaldi a Meyerbeer, e grandi feste da ballo per le quali diviene presto famoso. Piano piano attorno alla sala cresce un numero di altri spazi che costituiscono la Città del Teatro, dove avvengono vita e commerci e dove i lavoratori si fermano anche a dormire. Nella prima metà dell’Ottocento la Pergola è il tempio del melodramma classico italiano, il teatro di Bellini, Donizetti e Verdi. Alla fine del secolo comincia la trasformazione in palcoscenico di prosa, grazie anche alla presenza di un’attrice come Eleonora Duse. Nel 1942 gli Immobili cedono la Pergola allo Stato italiano che la gestisce attraverso l’Ente Teatrale Italiano fino al 2011. Negli anni Sessanta diventa il luogo per eccellenza della prosa italiana, dove trionfano Eduardo e Gassman.

Oggi la Pergola è molto più di un teatro. È un centro culturale vivo, che utilizza come principale potenzialità la sua storia, il prestigio dei suoi spazi, ospitando le stelle più luminose del firmamento della scena. Passeggiare nei corridoi del teatro è come leggere un libro cosparso di nomi immortali.

Apertura straordinaria dell'Accademia degli Immobili - Foto Filippo Manzini

21 Giu 2023 Apertura straordinaria dell’Accademia degli Immobili

Foto Filippo Manzini

Apertura straordinaria dell’Accademia degli Immobili con esposizione dei più rilevanti documenti d’archivio a tema musicale, in occasione della Festa della Musica 2023.

Percorso e visita alla scoperta dei documenti e della storia dell’Archivio.

Gruppi di massimo 15 persone a turno.

Ingresso libero su prenotazione online.


Informazioni per il pubblico partecipante

Incontro con il pubblico all’ingresso principale del Teatro della Pergola (Via della Pergola 30 – Firenze).

Per sua natura il percorso di accesso all’Accademia degli Immobili è parzialmente accessibile.

Per maggiori informazioni: museo@teatrodellatoscana.it

Tenir Paroles - Immagine Walter Sardonini

7 Mag 2023 TENIR PAROLES

Il 7 maggio, alle 21, nello spazio dell’Ex Cinema Goldoni, è in programma un intervento artistico, Tenir Paroles, realizzato da un ensemble artistico composto da attrici e attori del Teatro della Toscana, della Troupe de l’Imaginaire del Théâtre de la Ville che realizza le Consultazioni Poetiche e da quattro attrici e attori africani.

L’azione è ispirata alle tematiche alla base delle Giornate d’Europa intitolate Théâtres d’Europe et d’Afrique: pour une nouvelle approche de la transmission artistique et de la coopération culturelle. Il Théâtre de la Ville e il Teatro della Toscana hanno voluto coinvolgere in questa alleanza dei partner africani al fine di ampliare la riflessione e il lavoro comune intorno al tema dell’artista europeo e africano e ai legami culturali tra le due aree geografiche, dando inizio a un momento di condivisione e formazione condiviso.

Si tratta di costruire nuovi ponti e nuovi sentieri affinché gli artisti europei e africani possano camminare fianco a fianco nel cuore delle problematiche del XXI secolo.

Ingresso libero su prenotazione online

Consultazioni Poetiche in Piazza della Repubblica - Immagine Walter Sardonini

6 Mag 2023 - 7 Mag 2023 CONSULTAZIONI POETICHE IN PIAZZA DELLA REPUBBLICA

Il 6 e 7 maggio sono previste le Consultazioni Poetiche in Piazza della Repubblica attorno allo stand Indire con consultanti da tutta Europa.

Ogni consultazione è uno scambio individuale di 20 minuti con un artista, inizia con un dialogo libero e si conclude con la lettura di una poesia scelta appositamente per ogni persona, una canzone o una performance di danza. Al termine della consultazione viene trasmesso il testo della poesia e una “prescrizione poetica” su misura.

Questo progetto, lanciato dal Théâtre de la Ville nel gennaio 2020 con il coinvolgimento di artisti e istituzioni culturali in Europa e nel mondo, oggi mobilita più di 200 artisti di 25 nazionalità, uniti in un ensemble: la Troupe de l’Imaginaire. 17 paesi sono partner dell’iniziativa con oltre 25.000 consultazioni all’attivo. Il Teatro della Toscana è il primo teatro internazionale a impegnarsi, a maggio 2020, e a oggi sono entrati a far parte della Troupe 10 artisti italiani.

Ingresso libero su prenotazione online

Il giardino dei ciliegi - Foto Filippo Manzini

23 Mag 2023 - 28 Mag 2023 IL GIARDINO DEI CILIEGI

Foto Filippo Manzini

PRIMA NAZIONALE

La sera del debutto, per immergersi appieno nell’allestimento di questo Giardino, si chiede al pubblico di vestirsi di bianco o di indossare almeno un elemento di colore bianco.

Si dice che i classici vivano senza tempo e Il giardino dei ciliegi è un grande classico. Dopo l’esperienza con il Teatro nazionale di Cluj-Napoca, in Romania, Roberto Bacci torna a dirigere il capolavoro di Anton Čechov con un gruppo di giovani attrici e attori del Teatro della Toscana, immersi in uno spazio pieno di petali bianchi.

La macchina semplicissima del racconto ci mostra un mondo che scompare, una generazione e un’economia che avanzano travolgendo tutto. Il giardino che viene reciso e travolto da quel “progresso” inesorabile, diventa una riflessione necessaria sull’essere presenti o, meglio, sul senso della eredità che lasceremo. Uno spettacolo che Čechov intendeva come una commedia brillante, dove la leggerezza e la comicità sono strumenti per e da meditare.

Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo
Il giardino dei ciliegi - Foto Roberto Palermo

Foto Roberto Palermo

Trama

L’aristocratica Ljuba torna a casa dopo un periodo trascorso all’estero per rimettersi dalle sciagure che le hanno tolto il marito e il figlio; la sua proprietà è in pericolo a causa della sua maldestra amministrazione, ma lei non se ne rende conto. Con lei torna anche la figlia Anja, per la quale spasima lo studente Trofimov, già precettore del bambino defunto; a casa era rimasta invece Varja, figlia adottiva con la testa sulle spalle, conscia dei pericoli che incombono sulla casa, e che tutti danno per fidanzata con il mercante Lopachin, nonostante lui non si sia mai proposto. Questi, milionario, consiglia di costruire, nel giardino dei ciliegi, villini per i villeggianti, ma Ljuba e suo fratello Gajev non capiscono che il fallimento è alle porte, che presto ci sarà un’asta: Ljuba continua, al contrario, a sprecare soldi. Tutti vanno incoscienti incontro alla deriva, salvo Lopachin, che continua ad avvertirli, e Trofimov, idealista, che crede in un futuro migliore e ne parla con accenti profetici.

Note di regia

Appaiono in controluce le domande su quale sia il senso della eredità che comunque lasceremo. Non soltanto per il passare delle stagioni, bensì l’eredità della nostra storia come genere umano. Di come l’economia e le nostre scelte individuali e collettive trasformino il nostro sentire della vita, i sentimenti, le emozioni e i giudizi su noi stessi.
Čechov desiderava che il suo Giardino diventasse una commedia brillante e certamente il suo testo ne possiede la natura. Tuttavia, se non ci lasciamo abbagliare dalla sua leggerezza o dalla comicità che a volte ci fa sorridere, il Giardino dei Ciliegi è anche uno strumento per e da meditare. Anche per questo è un capolavoro nella storia del teatro occidentale.
Così, quando raggiungiamo la cima di questa montagna che è il nostro Giardino, chi troviamo ad attenderci è soltanto noi stessi con le domande che forse avevamo dimenticato giù, all’inizio della scalata.
Ma tra tutte quelle domande una soltanto ci ha risvegliato anche al nostro mestiere nel teatro: «E voi, che cosa cercate?»”

Roberto Bacci

PROGRAMMA DI SALA

RASSEGNA STAMPA

Dammi il tuo ritmo, amore

16 Mar 2023 Dammi il tuo ritmo, amore

UNO SPETTACOLO DI POESIA E DANZA

Uno spettacolo che è un viaggio nel mistero del ritmo, attraverso testi, illuminazioni che vengono da poeti e pensatori di ogni tempo e danzatori e coreografi.

Davide Rondoni porta in scena Dammi il tuo ritmo, amore, liberamente tratto dal suo libro Noi, il ritmo. Taccuino di un poeta per la danza (e per una danzatrice) (La nave di Teseo, 2022).

Il poeta lega, pronuncia e legge, l’attore recita e si muove, la danzatrice danza su musica e su parole. Li animano dai poeti antichi greci ai salmi ai poeti del Novecento (da Lorca a Luzi) che hanno dedicato poesie (e lacrime) alle danzatrici e ai danzatori. Passando per le intuizioni di Martha Graham, Pina Bausch e altri, e visioni di filosofi una “drammaturgia” di parole e corpi movimentate. E movimentanti.

Su uno schermo il contrappunto di immagini d’arte che restituiscono il ritmo come arte della poesia, come piacere, come opposto alla stasi nevrotica, alla morte, come inizio dell’essere nelle grandi cosmogonie. Come segno della vita animata. Il ritmo del corpo-voce che ci salva l’anima.

 

Agamennone/Elettra

8 Mar 2023 - 10 Mar 2023 Agamennone / Elettra

Agamennone di Eschilo ed Elettra di Sofocle rivivono attraverso il lavoro delle allieve e degli allievi della Scuola L’Oltrarno diretta da Pierfrancesco Favino, con la regia di Fausto Paravidino.

Note di regia

Ok. Allora l’Orestea. È la storia del ritorno di Agamennone a casa sua dopo la guerra di Troia, di quello che gli capita e di come si risistema la sua famiglia dopo. La sua famiglia sono la moglie Clitennestra, i figli: Elettra, Crisotemi e Oreste, ed Egisto, un amico di Clitennestra. È una storia di sangue e di vendetta alla quale partecipano anche gli dei, le Erinni, il popolo e noi. 

Se ne sono occupati un po’ tutti i tragici greci, la full version è la trilogia di Eschilo (Agamennone, Coefore, Eumenidi), Sofocle ha scritto l’ Elettra – che è Coefore, cioè la tragedia di Oreste, vista dal punto di vista della sorella – e poi ci sono varie cosette di Euripide.

In Eschilo è il coro a farla da padrone, è un teatro arcaico e sacro, con Sofocle, cinquant’anni dopo, siamo già ai giorni nostri: gente che bisticcia in tinello. 

Ora magari qualche grecista leggendo queste poche righe potrà storcere il naso ma non è il nostro intento storcere il naso a nessuno, nemmeno ad Egisto, figurarsi! Anzi. 

Volevamo attraversare questa storia e volevamo farlo apprezzando il cambio di stile che c’è tra Eschilo e Sofocle. Il fatto che il ritorno di Oreste avvenga dieci anni dopo ce ne da l’opportunità drammatica. 

C’è quindi l’Agamennone di Eschilo, un prequel arcaico e violento con un coro, cioè con una polis protagonista, c’è un fattaccio di sangue, c’è un “dieci anni dopo”, ovvero il ritorno di Oreste nella versione di Sofocle: un interno casa con Elettra disperata che l’aspetta in un climaccio domestico da non si dire.

Il lavoro è stato fatto da una scuola per attori, cioè una scuola dove cercano di formarsi degli “interpreti”: gente che legge cose scritte poco o tanto tempo fa e cerca di far credere al pubblico che succedano ora, cioè le interpreta, le traduce trasferendole da una lingua morta, segni su un foglio, ad una viva, carne che parla ora. 

Vademecum per eventuali pedanti (che amiamo e rispettiamo, ce n’è molti anche tra di noi). 

Vi diciamo subito le cose sulle quali siamo stati filologici e quelle sulle quali ci siamo presi delle libertà: 

I testi sono tali e quali, con qualche taglio ovviamente, l’ascia ricorre nelle due tragedie, ma senza stravolgimenti, invenzioni o riscritture. 

I due testi sono ambientati davanti alla reggia di Agamennone, per l’Agamennone abbiamo rispettato l’ambientazione, per l’ Elettra invece abbiamo ritenuto più efficace spostare l’azione all’interno della reggia stessa.

Per i costumi abbiamo deciso di tenerci nel solco tracciato dalla storia dell’arte figurativa: abiti contemporanei con eventuali evocazioni grecizzanti. Unico emendamento, ci siamo vietati l’uso dei moderni abiti militari: mimetiche, mitra, anfibiacci eccetera semplicemente perché ci faceva schifo l’idea. 

Il coro dell’Agamennone si suppone sia composto dai vecchi maschi argivi che non sono andati alla guerra di Troia. Avendo a che fare con una classe di giovani donne e uomini abbiamo scelto di rappresentare una società diversa: non vecchi argivi, ma donne e uomini di diverse età che non sono andat* alla guerra di Troia. Abbiamo comunque cercato di rispettare la visione squisitamente patriarcale del coro affidandoci al fatto che la visione patriarcale non è una prerogativa esclusivamente maschile.

Il coro dell’ Elettra invece è composto dalle amiche di Elettra e così è. 

Abbiamo scelto di cercare di essere molto rispettosi dei testi che l’antichità ci ha consegnato, delle loro parole e del loro significato non per scelta scolastica ma perché ci piacevano ed eravamo in grado di apprezzarne, attraverso il mito, la contemporaneità, ma non abbiamo avuto nessun desiderio di ricostruire la convenzione teatrale della rappresentazione dell’epoca. Non ci sono due attori maschi con una maschera separati da un coro che coreggia all’unisono. Sentivamo che quella forma ci avrebbe impedito di riconoscere la contemporaneità dei testi, il loro riguardarci. Allora abbiamo cercato di applicare a quella drammaturgia la forma del teatro drammatico: un mondo fatto di spazi reali, personaggi e relazioni. Ci rendiamo conto che questa sì potrebbe essere una forzatura e per questo non l’abbiamo presa alla leggera: la trasposizione di queste scritture dalla convenzione teatrale alla quale erano forse inizialmente destinate ad uno spazio di concrete e odierne relazioni drammatiche è stato il principale oggetto del nostro lavoro. 

Fausto Paravidino

 

Bunker Kiev - Immagine Walter Sardonini

6 Mar 2023 - 15 Mag 2023 BUNKER KIEV

6, 7, 8, 10, 12, 13, 17, 20, 27, 29 marzo
14, 15, 17, 21, 22, 24 aprile
5, 6, 8, 11, 12, 13, 14, 15 maggio

Un bunker ucraino nel cuore di Firenze, sotto il Teatro della Pergola.

A un anno esatto dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022, Stefano Massini prende la parola per farci attraversare l’esperienza di cosa significhi sopravvivere oggi, a Kiev, sotto le bombe. Lo scrittore e raccontastorie fiorentino, unico autore italiano nella storia ad aver vinto un Tony Award, il premio Oscar del teatro americano, ha sentito l’urgenza di un lavoro che sia innanzitutto un potente atto politico.

A partire dal 6 marzo, alle 18.45, debutta quindi a Firenze con Bunker Kiev, una “azione drammatica” rigorosamente riservata a sole 30 persone alla volta, che eccezionalmente verranno condotte nei sotterranei del Teatro della Pergola, fino a raggiungere uno spazio ristretto e semibuio, un luogo, grazie anche all’ambiente sonoro a cura di Andrea Baggio, assimilabile ai 4984 bunker di Kiev in cui gli ucraini si rifugiano dai missili russi. Il brano musicale finale è composto ed eseguito per l’occasione da Piero Pelù.

Dopo le prime performance, in un’ideale staffetta teatrale e testimoniale, Massini consegnerà il testo nelle mani di altri interpreti, anche della società civile, nell’ottica del Teatro della Toscana di assumere un fondamentale impegno sociale, innanzitutto verso le nuove generazioni. Essere motore della partecipazione critica agli eventi della società: è questa una delle funzioni più alte e importanti del Teatro, che diviene testimone della Storia.

Bunker Kiev è un progetto speciale del Teatro della Toscana per sostenere gli ospedali pediatrici ucraini.

Dalle testimonianze vere, riferite non solo negli articoli di giornale o nei video, ma anche nei messaggi social e blog di chi sta vivendo l’esperienza dei bunker, Massini ha tratto una drammaturgia potente e spietata, già richiesta da case editrici e teatri internazionali (Francia, Germania) per poterla pubblicare o rappresentare, un’opera paradigmatica e semplicissima, capace di far rivivere alle persone l’esperienza di simili rifugi, concentrati di umanità e di dolore. È un puzzle di esistenze rotte, incrinate, messe a rischio da una follia militare che costringe a rinunciare alla luce del sole, rifugiandosi sottoterra come animali in letargo.

E questo per la Pergola non è teatro, è storia. Dopo l’8 settembre 1943, con Firenze occupata dai nazisti, l’edificio teatrale non solo rimase aperto, ma alle sue naturali funzioni aggiunse anche quelle di rifugio antiaereo per gli abitanti del centro storico. Durante il passaggio del fronte a Firenze, il cosiddetto “periodo d’emergenza” dell’estate 1944, il Teatro era normalmente chiuso al pubblico, ma non ai suoi “abitanti”, a cui si aggiunsero anche alcune famiglie che vivevano nei pressi dei ponti distrutti dai tedeschi per rallentare il passaggio degli alleati.

La guerra in Ucraina non è un fatto di cronaca, è una ferita aperta nel cuore dell’Europa. Ci riguarda da vicino: potevamo esserci noi, e potremmo esserci noi, un domani. Bunker Kiev ci conduce tra le macerie e le tenebre, dove riconoscere il coraggio e la paura, la sofferenza e la speranza. Là dove anche il silenzio dei pensieri è rotto dal rumore delle esplosioni.

L'uomo sottile - Foto Claudia Esposito

23 Mar 2023 - 24 Mar 2023 L’UOMO SOTTILE

Foto Claudia Esposito

Un monologo sulla menzogna e sulla colpa ambientato nel mondo controverso del Palio di Siena. Massimo Reale è L’uomo Sottile del senese Sergio Pierattini.

“Il Boia”, protagonista combattuto tra i suoi valori e il desiderio di auto-affermazione, è un fantino che deve confessare il suo tradimento per essere libero: ha promesso alla Contrada avversaria di riportare la vittoria. Nella regia di Manuela Mandracchia diventa metafora dell’uomo contemporaneo e modello vincente di un mondo ormai senza regole.

«È una grande emozione per me – dice Massimo Reale – dare voce a questo personaggio così aspramente innamorato del Palio. Che serve e tradisce, che si giustifica e attacca con veemenza una corsa di cavalli che dà senso e dignità a tutta la sua esistenza.»

17 Dic 2022 - 18 Dic 2022 Otto Pezzi Unici | Maratona

Otto pezzi unici all’EX_CInema_GOldoni in due serate speciali, due “maratone”, il 17 e 18 dicembre, per testimoniare il senso dell’avvio di un cammino nel teatro dei giovani diplomati alla scuola l’Oltrarno diretta da Pierfrancesco Favino.
Otto pezzi unici incontra la visione e pratica artistica del Teatro della Toscana come continua formazione umana e attoriale.
Ed è anche l’occasione per un momento conviviale del fare teatro. Al termine di ogni monologo, infatti, sarà offerto a tutti gli spettatori un brindisi.

 

17 dicembre 2022

– Nadia Najim: Se non avessi paura 

– Maria Giulia Toscano: Miriam 

– Arianna Maria Garcea: Lara 

– Antonio Cocuzza: Remember me 

 

18 dicembre 2022

– Greta Bendinelli: In Guerra e in Amore 

– Yeda Kim: Pietre, ferite e lettere 

– Lorenzo Antolini: Rabbia 

– Sara Bosi: Strip Poker 

INDIRIZZO
Ex Cinema Goldoni
via dei Serragli, 127  FIRENZE (FI)

 

1 Feb 2023 IL BAULE DI CASIMIRO

Un antico baule trovato nei sotterranei del teatro e una se- rie di enigmi da risolvere guideranno i giovani esploratori in un’avventura sopra e sotto il palcoscenico, tra i misteri e i protagonisti di oltre 350 anni di storia del Teatro della Pergola.
Obiettivo dell’attività è far conoscere ai più giovani il Mon-do del Teatro, stimolando la loro curiosità a partire da ciò che comunemente non si vede: il ‘dietro le quinte’. Solo quando si conosce tutto quello che si nasconde intorno alla scena si può veramente apprezzare ciò che vediamo una volta aperto il sipario.
Per scoprire la magia del Teatro, attraversando i luoghi na- scosti di uno tra i più antichi e affascinanti teatri del mondo.

L’attività è inserita anche nel progetto Le Chiavi della Città 2022/2023 – Musei e beni culturali (cod. 202).

14 Nov 2022 COSÌ È (O MI PARE)

Il teatro in classe

Così è (o mi pare) cala il testo pirandelliano nella società mo- derna, dove “spiare” l’altro risulta ancora più semplice grazie all’uso dei nuovi media. Lo spettacolo è stato infatti pensato per essere realizzato in realtà virtuale, un nuovo strumento tecnologico, tra cinema e teatro, in grado di porre lo spettato- re al centro della scena. Tramite appositi visori il pubblico si trova a essere non più a teatro, ma all’interno del lussuoso ap- partamento dove si svolge la storia, più precisamente all’in- terno del corpo di uno dei personaggi, che vede e ascolta tutto: il Commendator Laudisi, anziano padre di Lamberto, su una sedia a rotelle, invenzione non presente nel copione originale. Si apre così la possibilità di un’esperienza unica nel suo genere, utile alla finalità del racconto e alla riflessione pi- randelliana su cosa sia reale e cosa sia vero.

La visione dello spettacolo è introdotta da una presentazio- ne del testo e dell’allestimento scenotecnico. A conclusione dell’esperienza gli studenti potranno confrontarsi con gli ideatori del progetto multimediale.

1 Set 2022 - 14 Giu 2023 LEZIONE DI STORIA DEL TEATRO

Pergola per tutti

Pergola per tutti prevede percorsi dedicati alle scuole allo sco- po di mettere in connessione saperi riguardanti le specificità del teatro e il suo ruolo di “agorà” della vita pubblica.
La Lezione di storia del teatro si svolge con un attore che, at- traverso un modello in scala di un edificio teatrale e delle ricostruzioni iconografiche di alcune fra le più significative architetture teatrali, ripercorre la storia del teatro dalla prei- storia ai giorni nostri passando per la tragedia greca, il teatro romano e medievale, la nascita della commedia e del melo- dramma.

Pergola per tutti è parte del progetto
TEATRO URBANO
promosso da Fondazione CR Firenze
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, Venti Lucenti e Città Metropolitana di Firenze.

25 Gen 2023 MOLIÈRE!

Tutti alla Pergola

Molière! nasce in occasione delle celebrazioni del 400° an- niversario della nascita del grande drammaturgo francese e dal desiderio di avvicinare i ragazzi e le loro famiglie al tea- tro di prosa più importante e antico della città. Di concerto con i docenti verrà approfondita la figura di Jean-Baptiste Poquelin, in arte Molière, restituendo alla città, attraverso la partecipazione dei ragazzi coinvolti, prestigio e memoria a uno dei principali simboli del teatro nel mondo.
Molière, grande teatrante, autore di commedie, attore appassionato, sarà quindi protagonista dello spettacolo “partecipato” di Venti Lucenti che guiderà gli studenti alla scoperta della sua vita e delle sue opere e nel quale i ragazzi verranno coinvolti in prima persona, in alcuni momenti dello stesso, dalla platea.

 

Il progetto “Molière!” verrà realizzato anche in alcuni comuni in collaborazione con Città Metropolitana di Firenze:

11 gennaio ore 10.30 / Antella (Teatro dell’Antella)

13 gennaio ore 10.30 / Borgo San Lorenzo (Teatro Giotto)

16 gennaio ore 10.30 / Vinci (Teatro di Vinci)

18 gennaio ore 10.30 / Figline e Incisa Valdarno (Teatro Garibaldi)

20 gennaio ore 10.30 / Empoli (Teatro Il Momento)

 

Tutti alla Pergola è parte del progetto
TEATRO URBANO
promosso da Fondazione CR Firenze
in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, Venti Lucenti e Città Metropolitana di Firenze.

1 Feb 2023 LA PANCHINA DELLE FIABE

La Fondazione Teatro della Toscana riprende la fruttuosa collaborazione con le Gallerie degli Uffizi riproponendo La panchina delle fiabe, progetto che mette in relazione l’educa- zione al patrimonio artistico e paesaggistico con lo sviluppo delle capacità creative ed espressive dei partecipanti.
Gli studenti verranno coinvolti in un percorso didattico che li porterà a diventare narratori di fiabe e racconti del Medi- terraneo per il pubblico di piccoli residenti e visitatori occa- sionali del Giardino di Boboli.
Il Teatro della Toscana cura i moduli formativi sul poten- ziamento delle capacità affabulatorie e di comunicazione in pubblico degli alunni.

LA PANCHINA DELLE FIABE 

1 Ott 2022 ATTO I

La mia prima volta al teatro dei Grandi

Il progetto intende avvicinare i giovani spettatori al teatro, in particolare al teatro della grande tradizione italiana, tramite incontri esclusivi che vanno dal testo alla messinscena e al suo ‘dietro le quinte’.
Ad un primo appuntamento introduttivo con il regista segue la visione dello spettacolo al Teatro della Pergola. L’attività viene conclusa con un incontro interattivo con la compagnia alla scoperta dei segreti della messinscena.

La dodicesima notte (11- 20 ottobre 2022) Scuola secondaria di 1° e 2° grado

Il berretto a sonagli (17 – 22 gennaio 2023) Scuola secondaria di 2° grado

Il misantropo (16 – 21 maggio 2023) Scuola secondaria di 1° e 2° grado

11 Ott 2022 STAGIONE DI PROSA

SALONCINO ‘PAOLO POLI’
INFORMAZIONI 

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 21
giovedì ore 19
domenica ore 16

Biglietti: Posto unico € 8
1 docente accompagnatore omaggio ogni 15 studenti

SALE GRANDE
INFORMAZIONI 

Orari
Martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 21
giovedì ore 19
domenica ore 16

Biglietti (dal martedì al sabato) Platea € 22
Posto palco € 18 Galleria € 13

1 docente accompagnatore omaggio ogni 15 studenti

Per le rappresentazioni della domenica pomeriggio sono previste riduzioni solo per
le scuole esterne alla Città metropolitana di Firenze.

Abbonamenti

A partire da 3 spettacoli a scelta dal cartellone del Teatro della Pergola

Biglietti
12€ a spettacolo Sala grande 8€ a spettacolo Saloncino ‘Paolo Poli’
1 docente accompagnatore omaggio ogni 15 studenti.

I posti verranno assegnati secondo il criterio del miglior posto disponibile
al momento della prenotazione; il Teatro si riserva di limitare il numero di posti disponibili.

1 Ott 2022 I MESTIERI DEL TEATRO

Il Teatro della Toscana prosegue l’impegno sul fronte dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO) con una qualificata offerta formativa che permette agli studenti di approfondire conoscenze, tecniche e stru- menti nell’ambito teatrale.
Il progetto I mestieri del teatro, realizzato in collaborazione conl’UfficioScolasticoRegionaleperlaToscana,sipresenta quest’anno arricchito di nuove opportunità sulle professio- nalità dello spettacolo dal vivo.
A una prima fase di formazione e orientamento sull’arte scenica e il contesto operativo del Teatro della Toscana, se- guono i moduli operativi a scelta tra la realizzazione di un progettodiregiaeillavorosulcamponelLaboratoriod’Arte. Al termine del progetto gli studenti daranno vita a una gior- nata di restituzione dell’esperienza presso il Teatro della Pergola.

CONSULTA IL PDF DEL PROGETTO

10 Nov 2022 - 13 Nov 2022 PIETRE, FERITE E LETTERE

Pietre, ferite e lettere è una lettera che dedico alle prossime generazioni, soprattutto alla mia futura figlia. Nell’arco dello spettacolo, i personaggi si troveranno a confrontarsi a vicenda e a condividere col pubblico cosa significa per loro essere donne asiatiche in Italia. Qual è il retaggio che lasceranno alle proprie figlie? 

 

Otto Pezzi Unici è il progetto che da ottobre a dicembre porta in scena otto testi scritti dagli attori diplomati de l’Oltrarno – Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino, che costituiscono la conclusione di un percorso didattico che punta anche sulla nuova drammaturgia.

Otto momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, otto occasioni per scoprire da vicino il lavoro della scuola e dei suoi attori.

Le rappresentazioni hanno luogo presso l’Ex cinema Goldoni (Via dei Serragli, 50125 Firenze FI)

Calendario dei singoli spettacoli in scena:

OTTOBRE

20 > 23 OTTOBRE REMEMBER ME di e con Antonio Cocuzza
27 > 30 OTTOBRE MIRIAM di e con Maria Giulia Toscano

NOVEMBRE

3 > 6 NOVEMBRE STRIP POKER di e con Sara Bosi
10 > 13 NOVEMBRE PIETRE, FERITE E LETTERE di e con Yeda Kim
17 > 20 NOVEMBRE LARA di e con Arianna Maria Garcea
24 > 27 NOVEMBRE RABBIA di e con Lorenzo Antolini

DICEMBRE

1 > 4 DICEMBRE IN GUERRA E IN AMORE di e con Greta Bendinelli
8 > 9 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim
15 > 16 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim

1 Dic 2022 - 4 Dic 2022 IN GUERRA E IN AMORE

Nessuno ti insegna come essere una buona madre. Impari facendo la figlia e giurando a te stessa che, se mai verrà il giorno, tu non commetterai gli stessi errori. Ma magari una nonna, che è mamma due volte, può venirti in aiuto con qualche racconto di una guerra dimenticata e una vecchia ricetta per la pasta fatta in casa. 

 

Otto Pezzi Unici è il progetto che da ottobre a dicembre porta in scena otto testi scritti dagli attori diplomati de l’Oltrarno – Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino, che costituiscono la conclusione di un percorso didattico che punta anche sulla nuova drammaturgia.

Otto momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, otto occasioni per scoprire da vicino il lavoro della scuola e dei suoi attori.

Le rappresentazioni hanno luogo presso l’Ex cinema Goldoni (Via dei Serragli, 50125 Firenze FI)

Calendario dei singoli spettacoli in scena:

OTTOBRE

20 > 23 OTTOBRE REMEMBER ME di e con Antonio Cocuzza
27 > 30 OTTOBRE MIRIAM di e con Maria Giulia Toscano

NOVEMBRE

3 > 6 NOVEMBRE STRIP POKER di e con Sara Bosi
10 > 13 NOVEMBRE PIETRE, FERITE E LETTERE di e con Yeda Kim
17 > 20 NOVEMBRE LARA di e con Arianna Maria Garcea
24 > 27 NOVEMBRE RABBIA di e con Lorenzo Antolini

DICEMBRE

1 > 4 DICEMBRE IN GUERRA E IN AMORE di e con Greta Bendinelli
8 > 9 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim
15 > 16 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim

15 Dic 2022 - 16 Dic 2022 SE NON AVESSI PAURA

Una bambina si sveglia un giorno con le lenzuola bagnate. Ha avuto un incubo. Il mostro sotto al letto è cresciuto. Cresce insieme alla bambina: più lei cresce, più lui diventa potente, più diventa potente, più la bambina ha Paura. La bambina diventa ragazza e cerca di capire chi è questa Paura che le prosciuga le possibilità di vivere. Potremmo scegliere di amare, invece di avere Paura? 

 

Otto Pezzi Unici è il progetto che da ottobre a dicembre porta in scena otto testi scritti dagli attori diplomati de l’Oltrarno – Scuola di formazione del mestiere dell’attore diretta da Pierfrancesco Favino, che costituiscono la conclusione di un percorso didattico che punta anche sulla nuova drammaturgia.

Otto momenti di sperimentazione e confronto con il pubblico, otto occasioni per scoprire da vicino il lavoro della scuola e dei suoi attori.

Le rappresentazioni hanno luogo presso l’Ex cinema Goldoni (Via dei Serragli, 50125 Firenze FI)

Calendario dei singoli spettacoli in scena:

OTTOBRE

20 > 23 OTTOBRE REMEMBER ME di e con Antonio Cocuzza
27 > 30 OTTOBRE MIRIAM di e con Maria Giulia Toscano

NOVEMBRE

3 > 6 NOVEMBRE STRIP POKER di e con Sara Bosi
10 > 13 NOVEMBRE PIETRE, FERITE E LETTERE di e con Yeda Kim
17 > 20 NOVEMBRE LARA di e con Arianna Maria Garcea
24 > 27 NOVEMBRE RABBIA di e con Lorenzo Antolini

DICEMBRE

1 > 4 DICEMBRE IN GUERRA E IN AMORE di e con Greta Bendinelli
8 > 9 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim
15 > 16 DICEMBRE SE NON AVESSI PAURA di e con Nadia Najim