60 minuti di format in streaming: dialogo tra ospiti, spazio per commenti e domande direttamente dal web
Dopo il grande successo dei precedenti appuntamenti, l’ultimo incontro sui temi della Carta 18-XXI, progetto in partenariato fra il Teatro della Pergola di Firenze e il Théâtre de la Ville di Parigi, trasmesso in diretta streaming sui canali Facebook e YouTube della Pergola.
Il progetto Mappe di un mondo nuovo nasce per costruire un “sistema di orientamento” su un mondo che verrà, con un preciso obiettivo: condividere con i ragazzi del progetto Carta 18-XXI l’esperienza di persone giovani, ma nate e cresciute nel secolo precedente, che abbiano conseguito risultati importanti nei più diversi campi della cultura e della scienza. Non solo le loro esperienze, ma il modo in cui hanno affrontato questo periodo storico particolare e come vedono quello che ci aspetta, soprattutto dal punto di vista di un giovane che si affaccia alle questioni fondamentali della vita e del futuro.
Interpellando i nostri ospiti, vorremmo riassumere un’esperienza collettiva che può diventare non solo recupero e rivisitazione del passato che abbiamo vissuto e del presente che stiamo vivendo, ma anche “messa in esperienza”, per tramandarla alle nuove generazioni che lamentano spesso di non avere strumenti veri di orientamento.
I partecipanti potranno intervenire con quesiti, idee e pensieri personali, commentando live direttamente nella chat di Facebook o Youtube. Dopo una selezione dei commenti, gli ultimi minuti delle dirette saranno dedicati alle risposte da parte degli ospiti.
28 gennaio (ore 17) GIACOMO COSTACosta (Firenze, 1970) è un artista noto per la sua ricerca artistica sulla città e per l’uso delle tecnologie digitali nelle sue opere fotografiche. Ha esposto alla 13° Quadriennale di Roma, alla 10° Biennale dell’Architettura di Venezia e alla 53° Biennele dell’Arte di Venezia. In questo periodo di pandemia, dove il mondo come lo conosciamo mostra una insospettata quanto evidente fragilità, il ruolo dell’arte e della cultura, sebbene abbia pagato un prezzo altissimo, appare essere il punto da cui far ripartire un futuro migliore. Le sue immagini di catastrofi, di un ambiente distrutto e di umanità assente o forse scomparsa sembrano anticipare quanto successo ma soprattutto servono a indicare il punto di non ritorno dal quale cercare al più presto di allontanarsi.
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4 febbraio (ore 17) ALESSANDRO RAVEGGIRaveggi (Firenze, 1980) è scrittore e studioso. Ha scritto per riviste nazionali e internazionali come Wired e Esquire, e lavora presso l’Università di Venezia. Il suo ultimo romanzo è Grande karma (Bompiani, 2020). Prima di scrivere narrativa, ha scritto poesia e per il teatro (finalista Premio Riccione e Premio Dante Cappelletti) e i suoi spettacoli sono stati prodotti, tra gli altri, da Teatro Studio di Scandicci e Armunia. Alessandro Raveggi parlerà, a partire dal suo ultimo romanzo e dai libri consigliati, di come perdersi nelle mappe e nelle vite altrui, di come trarre ispirazione dal sottosuolo del mondo, chissà… anche di reincarnazione e di Simbiocene.
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11 febbraio (ore 17) JACOPO STORNIStorni (Firenze, 1980) è un giornalista, che scrive su Corriere.it, Corriere Buone Notizie, Corriere Fiorentino e Redattore Sociale. Ha collaborato con Associated Press e Il Manifesto. Si occupa di tematiche sociali, con attenzione particolare all’immigrazione, vincendo numerosi premi. Tra le sue inchieste, quella che ha portato alla scoperta del caporalato nel Chianti, quelle che hanno contribuito a rivelare il respingimento dei migranti alle frontiere Italia Francia e Italia Austria, e l’inchiesta che ha rivelato lo sfruttamento del lavoro dei migranti africani nelle fabbriche toscane che producono prodotti per i marchi del lusso della moda. Nel 2018 ha fondato l’associazione Global Friends, che promuove scambi epistolari tra bambini italiani e bambini nel sud del mondo. Dal 2020 è direttore del blog “Storie di Firenze”. È autore dei libri Sparategli! Nuovi schiavi d’Italia (Editori internazionali riuniti, 2011), L’Italia siamo noi (Castelvecchi Editore, 2016) e Siamo tutti terroristi (Castelvecchi Editore, 2018). Oltre al suo lavoro, parlerà della solidarietà che ha visto durante il periodo dell’emergenza Covid e quella che si aspetta al termine della stessa.
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18 febbraio (ore 17) VERA GHENOGheno (Gyöngyös, Ungheria, 1975) è una sociolinguista specializzata in comunicazione digitale, traduttrice dall’ungherese e conduttrice radiofonica. La sua prima monografia è del 2016: Guida pratica all’italiano scritto (senza diventare grammarnazi). Dall’anno scorso conduce con Carlo Cianetti il programma di Rai Radio 1 Linguacce, in onda dal lunedì al venerdì, ore Vera Gheno ci parlerà di come si può vivere bene con il superpotere della parola.
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4 marzo (ore 17) BENEDETTO FERRARAFerrara (Firenze, 1961) scrive per il quotidiano “La Repubblica” dal 1988. Giornalista professionista dal 1990, si occupa prevalentemente di sport, seguendo la Fiorentina, ma non solo. Inviato alle Olimpiadi di Londra del 2012 e ai Mondiali di calcio in Sudafrica nel 2010, dal 2003 al 2011 segue il motomondiale. Dal 2001 al 2016 realizza documentari a sfondo sociale in India, Burkina Faso, Perù, Brasile, Senegal e Siria. Nel 1979 è tra i fondatori di Radio Cento Fiori. Appassionato di musica, dal 1985 al 1988 lavora a Rai Stereo Uno, dall’89 conduce un programma radiofonico sull’emittente Controradio che va in onda il lunedì notte. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo La ballata di Sant’Orsola (Edizioni Clichy). Sempre nel 2019 ha fondato l’associazione culturale Writin’, che organizza corsi di giornalismo e scrittura. Benedetto Ferrara ci parlerà di sé e della sua professione di giornalista. In particolare, affronterà il tema dello sport in relazione ai giovani e all’attualità. |
24 marzo e 7 aprile (ore 17) STEFANO MAINETTIMainetti (Roma, 1957) è un compositore e direttore d’orchestra. Studia Direzione d’orchestra con Cesare Croci ed Ennio Nicotra. M.Mus. in Composizione applicata, sotto la guida del M° Maurizio Gabrieli. BA in Scienze Politiche con una tesi, pubblicata, sulla politica wagneriana. Negli anni Novanta vive e lavora negli Stati Uniti, dove compone musica per cinema. In Europa prosegue la sua attività componendo musiche per teatro, fiction e progetti sinfonici. Nel giugno 2017 presenta al pubblico il progetto “Rendering Revolution” per il quale ha ottenuto la Menzione d’Onore dal Conservatorio di Santa Cecilia di Roma per la valenza scientifica e artistica. Attualmente, parallelamente al ruolo di compositore, è docente di Composizione per la Musica Applicata alle Immagini presso il Conservatorio di Santa Cecilia. Nel primo incontro (24 marzo) Mainetti parlerà dell’importanza delle figure di riferimento per i giovani, partendo dalla sua esperienza di studente con il poeta Giorgio Caproni e dal suo attuale ruolo di docente di musica applicata al Conservatorio. Affronterà, altresì, il tema dell’insegnamento in tempo di pandemia. Nel secondo incontro (7 aprile) racconterà l’esperienza del “Rendering Revolution”, progetto presentato al MaXXI di Roma, basato sull’indissolubile legame fra musica e spazio, fra arte e scienza. |
22 aprile (ore 17) DIODATO, IN CONVERSAZIONE CON TOMMASO SACCHII protagonisti dell’incontro, introdotto da Riccardo Ventrella, parleranno di cultura, di esperienze legate ai loro studi e alla loro attività, così come di musica in tempo di pandemia e offriranno spunti per una prossima ripresa, sempre con un’attenzione particolare ai giovani che si avviano al mondo del lavoro. Diodato Tommaso Sacchi |