PRODUZIONI

Un confronto costante con la creazione contemporanea, che generi soprattutto opportunità per i giovani: questo l’obiettivo principale degli accordi di coproduzione che, nel suo intenso lavoro di diplomazia culturale, il Teatro della Toscana / Teatro della Pergola stringe con i grandi centri creativi ai quattro angoli del mondo. Ogni spettacolo alla cui costruzione la Fondazione partecipa è, prima di ogni altra cosa, un’occasione per i giovani, intesi come artisti o pubblico in formazione. Il contatto con nomi importanti della scena d’oggi genera curiosità, voglia di scoprire, crescita. Un processo che coinvolge tutti, e del quale lo spettacolo è solo l’accadimento più evidente; e anche un modo, per la Fondazione, di rendersi presente in maniera importante al di fuori dei propri confini.

PRODUCTIONS

A constant confrontation with contemporary creation, which above all generates opportunities for young people: this is the main aim of the co-production agreements that in its intense work of cultural diplomacy Teatro della Toscana / Teatro della Pergola – Firenze tightens with the great creative centers at the four corners of the world. Every show in which the Foundation takes part is, above all, an opportunity for young people, intended as artists or audiences in training. The contact with important names of today’s scene generates curiosity, desire to discover, growth. A process that involves everyone, and of which the performance is only the most evident event; and also a way for the Foundation to make itself present in an important way outside its own borders.

PRODUZIONI INTERNAZIONALI – TEATRO STUDIO DI SCANDICCI

Interno/Esterno - Foto di scena Filippo Manzini

13 Mag 2022 - 14 Mag 2022 INTERNO/ESTERNO

Una fabbrica documentaria liberatoria ed esultante tra teatro e quadri visivi.

Dodici giovani attrici e attori interpretano interno/esterno diretto da Charles Chemin. L’idea di base dello spettacolo nasce dall’atto unico Interno di Maurice Maeterlinck e vede anche la presenza di brani scritti dal gruppo di lavoro. Esplorano la sete di libertà dell’uomo di fronte al proprio destino, in un respiro comune e in un tempo sospeso. Ma recitano anche un’altra commedia all’interno della commedia, con i loro testi: stupide delusioni e una sana dose di autoironia.

Avere vent’anni negli anni Venti del Duemila. È la vera storia di questi giovani che sono usciti da una scuola nazionale di teatro in Italia con un diploma in tasca, ma hanno terminato la loro formazione e hanno iniziato la loro vita professionale confinati individualmente a causa di una pandemia. Al confine fantastico tra realtà e finzione, Charles Chemin discute con questi giovani artisti sul loro futuro, le loro paure, i loro sogni.

 

Lo spettacolo il 18 e 19 maggio, ore 20, sarà a Parigi, al Théâtre de la Ville – Espace Cardin, nel quadro degli Chantiers d’Europe 2022

→ theatredelaville-paris.com
Nowhere - Foto Marilena Stafylidou

2 Dic 2021 - 6 Dic 2021 NOWHERE

Banner Nowhere fine

Director’s Cut by Dimitris Papaioannou

La versione cinematografica della produzione teatrale originale Nowhere è stata commissionata dal National Theatre of Greece per inaugurare il suo Main Stage rinnovato nel 2009.

Per la prima volta, verrà pubblicata la versione completa di Nowhere, creata, filmata e curata da Dimitris Papaioannou.

Nowhere è stato concepito come un progetto site-specific. Lo spazio scenico stesso è stato coreografato programmando un palcoscenico di nuovi meccanismi. Un gruppo di persone ha affrontato, ha sfidato lo spazio, misurandolo con i loro corpi. Nowhere è stato eseguito due volte al giorno in spettacoli sovrapposti, portando il pubblico faccia a faccia.

Nowhere è un pensiero sulla natura stessa del teatro, come una macchina che rispecchia la vita umana.

La versione filmata della scena centrale (dedicata alla memoria di Pina Bausch, che era appena morta) è stata pubblicata 7 anni fa nel giugno 2014, ed è diventata virale con oltre 2.5 milioni di visualizzazioni, e da lì, è stata ampiamente ricalcata.

 

 

Elenit

4 Mar 2022 - 5 Mar 2022 ELENIT

// the things we know we knew are now behind 

Un imprevedibile e sorprendente varietà comico e surreale.

Euripides Laskaridis usa le connotazioni di ridicolo e di trasformazione per esplorare la perseveranza dell’essere umano davanti all’ignoto. I suoi lavori sono caratterizzati dal senso del caos controllato: immersioni profonde e dettagliate che toccano dentro chi siamo, stando fedeli alle specificità di una visione più personale. Non convenzionale, non lineare, queste giocano con le possibilità di quello che ci aspetta attorno a noi – rompendo, distorcendo, ricreando e, con ordinari materiali e resti della vita di tutti i giorni, creano l’inaspettato.

Il corpo è il mezzo attraverso il quale Euripides fa vivere lo spazio. L’azione sempre si evolve e gira attorno i personaggi che sono commoventemente reali e minuziosamente costruiti, ma spudoratamente immaginari. Attraverso di loro si aprono nuove frontiere, che sono – simultaneamente – gioiose e struggenti, grottesche e commoventi, spaventose e assurde.

Questa nuova commedia tragica espande ancor più questo universo: un insieme di storie per dieci creature e un unico vortice, Elenit perde tutta la ragione per forgiare uno spazio senza passato o futuro. Un monumentale sistema interessato solo all’urgenza del momento. Un luogo dove le cose che sappiamo, capiamo che ora sono dietro di noi.

 

Ionesco Suite - Foto di scena Agathe Poupeney

30 Mar 2023 - 6 Apr 2023 IONESCO SUITE

Foto Agathe Poupeney, Jean Louis Fernandez

Dopo il grande successo della scorsa stagione, la troupe del Théâtre de la Ville di Parigi è in esclusiva italiana dal 30 marzo al 6 aprile al Teatro della Pergola di Firenze con una nuova versione di Ionesco Suite diretto da Emmanuel Demarcy-Mota.

Lo spettacolo è il primo esito del progetto L’Attrice e l’Attore Europei che vede il Teatro della Toscana e il Théâtre de la Ville uniti nel formare un interprete capace di superare tanto i confini nazionali, quanto le barriere linguistiche. Così, accanto alla compagnia francese formata da Charles-Roger Bour, Céline Carrère, Jauris Casanova, Antonin Chalon, Sandra Faure, Stéphane Krähenbühl, Gérald Maillet, sono previsti anche attrici e attori del Teatro della Toscana, selezionati dopo momenti di lavoro condotti a Firenze e a Parigi dalla troupe del Théâtre de la Ville e da Demarcy-Mota, in scena uno per replica: Davide Arena (il 4 aprile), Federica Lea Cavallaro (il 31 marzo), Arianna Garcea (il 30 marzo), Ghennadi Gidari (il 6 aprile), Nadia Saragoni (il 1° aprile), Sebastiano Spada (il 5 aprile).

Ionesco Suite è un mosaico di frammenti dellassurdo, estratti da sei testi del teatro di Eugène Ionesco, dai più classici come La Cantatrice Calva e La Lezione fino ai meno noti, come Jacques ovvero la sottomissioneDelirio a dueCome preparare un uovo sodoEsercizi di conversazione e dizione in francese per studenti americani. Sono tutti ricuciti attorno a un pranzo di famiglia, dove le attrici e gli attori rinunciano alla sacrosanta costruzione del personaggio e si scambiano di ruolo nellatto di passarsi un bicchiere, si accusano, si amano, festeggiano, si lanciano torte, si inzuppano di acqua e di vino, mentre il trucco viene via insieme alle loro difese. E il personaggio si scioglie, lasciando scoperto l’essere umano.

Spettacolo in francese, con sottotitoli in italiano.

PROGRAMMA DI SALA


ATTIVITÀ COLLATERALI

Ingresso libero su prenotazione online

31 MARZO, ORE 16

Incontro con la scrittrice Marie France Ionesco, figlia del drammaturgo Eugène Ionesco

PRENOTATI QUI

1 APRILE, ORE 11

Incontro con l’Académie Culture-Santé del Théâtre de la Ville

In collaborazione con Institut du Cerveau (Hôpital Pitié-Salpêtrière), Agence Régionale de Santé

PRENOTATI QUI

5 APRILE, ORE 18.30

Incontro con il drammaturgo Fernando Arrabal

Letture di Vinicio Marchioni

PRENOTATI QUI

Here Not Here

27 Mar 2021 HERE NOT HERE // ELENIT // 2020

documentario cortometraggio

Here Not Here è stato girato durante le prove per la ripresa del lavoro teatrale ELENIT, un anno dopo il suo debutto ad Atene all’Onassis Stegi. Il secondo lockdown ha impedito la ripresa della tournée internazionale dello spettacolo a iniziare da Parigi, dove era stato invitato dal Théâtre de la Ville con il sostegno della Fondation d’entreprise Hermès. Dover posticipare gli spettacoli è stato un problema, mentre girare e condividere Here Not Here è stata una soluzione.

Here Not Here è un mini documentario su ELENIT, un’immersione di venti minuti nel suo mondo. In questo cortometraggio Euripides Laskaridis e il suo team ci permettono di sbirciare le loro prove, ciò che si svolge nel backstage e nei camerini. Questo cortometraggio è stato realizzato con il supporto creativo della pluripremiata documentarista greca Eva Stefani e del suo team. “Qual è il tuo problema?” è un leitmotiv spesso sentito nello spettacolo e, per quanti problemi possiamo avere, questo video funziona come una finestra aperta per noi per sfuggire alla nostra realtà isolata.

 

“ELENIT ha debuttato ad Atene quando il COVID stava per arrivare.
Subito dopo, il suo TOUR mondiale ha rallentato fino a FERMARSI.
Questi siamo noi, in SCENA e dietro le quinte, che ci prepariamo per PARIGI.
Poi, un altro LOCKDOWN.
Siamo ancora QUI (HERE), in una dolce attesa, sentendo la vostra mancanza (NON QUI) (NOT HERE).

Euripides Laskaridis

copyright © Euripides Laskaridis & the OSMOSIS performing arts company  

MMXX // the things we know we knew are now behind  

Maestro de barra

27 Mar 2021 MAESTRO DE BARRA

Servir el Baile

Durante l’ultimo anno, Galván ha cercato di “servir el baile” (servire la danza) trovando altri modi di “Seguir Bailando” (continuare a danzare) finché non sarà ritornata una parvenza di normalità. Maestro de Barra (letteralmente, maestro del bancone, ma anche maestro della sbarra, riferimento chiaro alla danza) deriva dall’attenzione di Galván per la musicalità spontanea e la cultura della danza associata a caffè e bar in tutto il mondo. Mentre i teatri rimangono chiusi, ci si sente in sintonia con questo momento che stiamo vivendo.

Noto per la sua capacità di trasformare il suo corpo in uno strumento e per il suo orecchio ipersensibile, Galván dimostra la sua capacità di “sentire” l’aria degli spazi pubblici. Nei giorni di lockdown, le attività produttive hanno ridotto l’intensità e i bar sono diventati protagonisti della scena come spazi pubblici. In città i veicoli e i condizionatori fanno meno rumore. Proprio come gli uccelli con il loro trillo hanno riconquistato la città e i suoi rumori, i suoni del bar prendono il posto della musica. La recitazione del menu delle tapas, le scritte in gesso sul bancone, le urla dalla cucina, le conversazioni, i bambini che corrono in giro, i colpi sui tavoli, tutto trova un proprio ritmo.

Il corpo di Galván amplifica i ritmi interni e i riti, le pause e i silenzi, usandoli come spartito, per sottolineare che tutto ciò che si sente, può anche essere ballato. I suoni possono essere ordinati, accompagnati e compresi come una vibrazione ritmica che può essere tradotta in movimento. Israel Galván classifica così i bar come scuole di arte flamenca. In realtà, i “bailaores” del flamenco hanno imparato tanto nei bar quanto nelle accademie di danza. Molti bar a Siviglia mostrano un cartello che dice: “se prohibe el cante”, un avviso agli avventori, ma che in questo caso può anche interpretarsi nel senso che è il bar stesso che canta. L’intero bar diventa, come per miracolo, teatro, teatro flamenco.

Uno dei più importanti artisti di flamenco al mondo, Israel Galván è stato descritto da The Evening Standard come “colui che è riuscito nell’impresa quasi impossibile di incarnare il “duende” o demone del flamenco, evitando i cliché”. La sua danza frenetica e alimentata dalla passione divora il palcoscenico ovunque si esibisca e ha reinventato il flamenco per le nuove generazioni. Galván è capace di sorprendere ogni volta e di spingersi oltre i limiti sia quando è da solo in scena, che nelle collaborazioni con artisti così diversi come i maestri di flamenco Enrique Morente e Mauel Soler, il coreografo contemporaneo Akram Kahn e il grande jazzista Pat Metheny. Galván è anche protagonista di un episodio della docuserie di Netflix sulla danza intitolata Move.

26 Apr 2019 - 27 Set 2020 JUNGLE BOOK on tour

TOURNÉE 2019

Lussemburgo Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg (versione francese) 26/4/2019
Lione
(Francia)
Festival Nuits de Fourvière 2019 (versione tedesca) 1/6 – 3/6/2019
Parigi
(Francia)
Téâtre de la Ville
Le 13ème Art
6/10 – 8/11/2019
Düsseldorf
(Germania)
Düsseldorfer Schauspielhaus 19/10/2019
Aix-en-Provence
(Francia)
Grand Théâtre 17 – 22/12/2019

TOURNÉE 2020

Clermont Ferrand
(Francia)
La Comédie de Clermont 22 – 24/1/2020
St. Pölten
(Austria)
Festspielhaus St. Pölten 26 – 27/9/2020

Il visionario regista Robert Wilson unisce le forze con il surreale duo folk Cocorosie – è la loro quarta collaborazione in teatro – per un’entusiasmante rivisitazione del famoso romanzo di Kipling Il libro della giungla. Jungle Book è un progetto avviato dal Théâtre de la Ville di Parigi, coprodotto dal Teatro della Pergola di Firenze, presentato in anteprima mondiale al Grand Théâtre du Luxembourg il 26 aprile 2019 e che debutterà a Firenze nella prossima stagione. Un cast di giovani musicisti / interpreti abiterà gli splendidi paesaggi di Wilson e il suono unico delle Cocorosie in un produzione di teatro musicale pensata per il pubblico e le famiglie giovani.

Il romanzo di Kipling ha avuto infinite rappresentazioni nel corso degli anni. Il mondo che Kipling ha creato ha intrattenuto generazioni di bambini e adulti che hanno scoperto questo classico indimenticabile nelle sue numerose rappresentazioni artistiche. Le parole dello scrittore britannico si materializzeranno attraverso la capacità di Wilson di creare visioni inaspettate e astratte che spesso guardano il mondo attraverso gli occhi di un bambino. Quando gli è stato chiesto di dirigere Jungle Book, Wilson ha dichiarato: “Jungle Book è un’opera per tutte le età. Mi è sempre piaciuto quello che Baudelaire diceva: “Il genio non è altro che l’infanzia riconquistata a piacimento”.

Il suono e il testo unici delle Cocorosie riporteranno la storia molto nota del viaggio di Mowgli tra i suoi amici animali nella giungla, ricreando un mondo di fantasia e realtà in un’altra forma che contribuirà a mantenere immortale Il libro della giungla allo stesso modo come i racconti di Esopo, La Fontaine, Andersen e Perrault hanno incantato le persone per secoli.

Robert Wilson si rivolge a tutte le età della vita illuminando la saga immaginata da Rudyard Kipling. Un inimitabile teatro totale.

Un sogno comune guida la creazione di Jungle Book di Robert Wilson, uno spettacolo per tutte le età, una favola sull’umanità e un inno alla differenza. Uno spettacolo che spiegherebbe tutto il genio di questo artista unico come un manifesto di ciò che il Théâtre de la Ville e il Teatro della Pergola difendono in termini di creazione per tutto il pubblico.

Robert Wilson non è sempre stato qualcosa di estraneo all’infanzia, ma è probabilmente una delle prime volte che lo affronta direttamente. Il romanzo di Kipling ha avuto molti adattamenti e il suo universo ha deliziato generazioni di bambini e adulti, ma qui tutto è rinato, grazie alla visione unica di Robert Wilson, alla sua arte di immagini inaudite e astratte, al suo accordo con la coppia CocoRosie la cui colonna sonora illumina questo teatro musicale e totale.

Jungle Book - Foto di scena Lucie Jansch

3 Feb 2022 - 6 Feb 2022 JUNGLE BOOK

Un’opera per tutte le età, una favola sull’umanità e un inno alla differenza.

Il visionario regista Robert Wilson unisce le forze con il surreale duo CocoRosie – è la loro quarta collaborazione in teatro – per un’entusiasmante rivisitazione del famoso romanzo di Kipling Il libro della giungla. Jungle Book è un progetto avviato dal Théâtre de la Ville di Parigi, coprodotto dal Teatro della Pergola di Firenze, presentato in anteprima mondiale al Grand Théâtre du Luxembourg il 26 aprile 2019. Un cast di giovani musicisti / interpreti abita gli splendidi paesaggi di Wilson e il suono unico delle CocoRosie in una produzione di teatro musicale pensata per il pubblico e le famiglie.

Il romanzo di Kipling ha avuto infinite rappresentazioni nel corso degli anni. Il mondo che Kipling ha creato ha intrattenuto generazioni di bambini e adulti che hanno scoperto questo classico indimenticabile nelle sue numerose rappresentazioni artistiche. Le parole dello scrittore britannico si materializzeranno attraverso la capacità di Wilson di creare visioni inaspettate e astratte che spesso guardano il mondo attraverso gli occhi di un bambino.

Uno spettacolo che spiega tutto il genio di questo artista unico come un manifesto di ciò che il Théâtre de la Ville e il Teatro della Pergola difendono in termini di creazione per tutto il pubblico. Come diceva Baudelaire: “Il genio non è altro che l’infanzia riconquistata a piacimento”.

Spettacolo in francese, canzoni in inglese, sottotitoli in italiano.

22 Mag 2019 - 3 Nov 2019 MARY SAID WHAT SHE SAID

TOURNÉE 2019

Parigi
(Francia)
Téâtre de la Ville
Espace Cardin
22/5 – 6/7/2019
Amsterdam
(Olanda)
Internationaal Theater Amsterdam 19 – 22/9/2019
Amburgo
(Germania)
Thalia Theater 27 – 28/9/2019
Madrid
(Spagna)
Centro Dramatico Nacional 4 – 6/10/2019
Firenze
(Italia)
Teatro della Pergola 11 – 13/10/2019
Lione
(Francia)
Célestins
Théâtre de Lyon
30/10 – 3/11/2019

Un nuovo importante incontro tra Robert Wilson e Isabelle Huppert.
Sempre innovativo, in Mary Said What She Said Wilson offre alla grande Huppert, accompagnata dalle musiche originali di Ludovico Einaudi, il trono della Regina di Scozia e Francia Maria Stuarda, che perse la corona a causa delle sue passioni.
Vita e tormenti, tra gloria, prigione e omicidi, di una donna che ha combattuto le forze della storia per controllare il suo destino.

Spettacolo in francese con sovratitoli


11 OTTOBRE 2019 | ORE 15.30
SALA D’ARME – PALAZZO VECCHIO, FIRENZE

Non è soltanto un grande spettacolo internazionale, con una protagonista e un regista d’eccezione, coprodotto dal Teatro della Pergola.
Mary Said What She Said, un’esclusiva italiana voluta e costruita dalla Pergola, rappresenta il “varo” di un progetto unico in Europa: due prestigiose e storiche istituzioni teatrali, come il Théâtre de la Ville di Parigi e il Teatro della Pergola di Firenze, insieme a tante altre confluite intorno a questo asse Italia/Francia, si impegnano fianco a fianco nella progettazione di opportunità rivolte ai giovani, secondo gli intenti espressi dalla Carta 18-XXI, manifesto di principi che mettono al centro quanti hanno compiuto 18 anni nel 2018. Una Carta che esprime la visione di un futuro sociale e culturale realmente europeo, un’occasione per rendere disponibili, per quei giovani, contatti e momenti di confronto ‘non convenzionali’ con maestri e professionisti del mondo dell’arte, della scienza, dell’ambiente.

Sulla base di tali principi, in ambito teatrale si delinea un percorso progettuale e produttivo (vero rischio culturale da parte delle Istituzioni coinvolte) mirato alla preparazione di un attore contemporaneo, sociale, consapevole, europeo. Un percorso che, attraverso scambi e incontri che avranno il loro fulcro negli Chantiers d’Europe parigini (rassegna di teatro volta a stigmatizzare dogmi e frontiere e creare un legame solidale tra generazioni) e vedrà il suo momento più alto nella nascita della Compagnia dei Giovani del Teatro della Pergola, che si misurerà sui palcoscenici italiani e internazionali.

A partire da Mary Said What She Said si avviano inoltre ulteriori percorsi all’interno di una serie di workshop, momenti d’incontro e riflessione tra i giovani artisti e alcuni esponenti di livello internazionale del Watermill Center di New York, fondato dallo stesso Wilson. Questo itinerario ha portato il Teatro della Pergola a intessere relazioni anche con altri compagni di percorso, uniti adesso in una stretta condivisione di intenti: il Teatre Lliure di Barcellona, la Norwegian Theatre Academy, l’ArtEZ University of the Arts di Amsterdam, con i quali si è avviato, sempre per i giovani, uno scambio di esperienze e progetti.

Nel 2020, sempre al Teatro della Pergola, verrà poi allestito Jungle Book diretto da Robert Wilson, in partnership con il Théâtre de la Ville, e vedranno la luce altre produzioni tra le quali i nuovi spettacoli di Dimitris Papaioannou, Euripides Laskaridis e Juan Carlos Martel.

Tutti eventi pensati e progettati secondo i descritti comuni intenti delle istituzioni teatrali europee coinvolte, che saranno presentati nel dettaglio con un incontro pubblico l’11 ottobre alle ore 15.30 in Palazzo Vecchio a Firenze.