Nel 2020 il progetto TEATRO URBANO, in conseguenza delle restrizioni dovute all’emergenza covid-19, si è svolto all’interno del Teatro alla Pergola che è diventato il primo teatro pubblico in Italia ad aver ospitato degli studenti di alcune classi della Scuola Secondaria di I grado “Giosuè Carducci” di Firenze.
Negli gli spazi gentilmente messi a disposizione dalla Fondazione Teatro della Toscana (foyer di platea e di galleria, Saloncino, sala teatrale e palcoscenico), oltre alle attività di didattica curricolare sono state offerte agli studenti e ai loro docenti un ciclo di interventi di didattica complementare riguardanti sia le discipline del teatro che quello delle nuove tecnologie, tenuti da professionisti della compagnia Venti Lucenti.
L’idea alla base era quella di offrire, infatti, in un momento particolarmente sfidante per la riorganizzazione degli ambienti scolastici, non solo degli spazi adeguati agli studenti di un istituto scolastico della città, ma anche quella di trasformare una difficoltà in una nuova opportunità di approfondimento di competenze.
In particolare, le attività di didattica complementare offerte ai docenti e agli studenti hanno previsto:
- Lezione animata di Storia del Teatro con utilizzo di un modello in scala di un edificio teatrale e ricostruzioni iconografiche di alcune fra le più significative architetture teatrali;
- Laboratorio di lettura espressiva e lettura ad alta voce;
- Laboratorio di espressività corporea e movimento scenico;
- Lezione di educazione civica digitale.
La proposta formativa, inserita nella cornice del Teatro della Pergola, ha reso gli studenti consapevoli, sensibili e attenti al grande patrimonio che il luogo stesso conserva e rappresenta con il suo enorme portato storico e culturale e con la sua viva attività attuale. Svolgere l’attività scolastica in locali così preziosi, densi di significati e degni di rispetto e di cura, ha contribuito infatti, tra le altre cose, alla costruzione di un grande senso di appartenenza alla città e ai suoi spazi culturali in quanto beni comuni da frequentare e da tutelare.